Una valanga di critiche dell’opinione pubblica che ha interpretato la legge in modo esageratamente restrittivo e punitivo

Il recente nuovo codice della strada, entrato in vigore in queste ultime settimane, ha provocato enormi polemiche e critiche arrivate da più fronti: dai cittadini, che si sono sentiti privati di bere un bicchiere in più, dai proprietari di ristoranti, bar, pub, enoteche e infine dalla parte politica ora all’ opposizione, nel solito sport nazionale del criticare tutto a prescindere. Una vera valanga di critiche dell’opinione pubblica che ha interpretato la legge in modo esageratamente restrittivo e punitivo.

Ma ad una lettura più approfondita della nuova normativa, che pochi fanno perché troppo impegnati a criticare, nasce esclusivamente da una superficiale conoscenza delle nuove norme e da una non corretta informazione mediatica. Appare, infatti, di facile lettura osservare come le quantità di sostanze alcoliche da consumarsi, per non oltrepassare i limiti consentiti, sono le stesse della precedente legge. Aumentano, invece, in modo sensibile e secondo molti analisti si adeguano agli standard europei e mondiali le multe e i mesi di ritiro della patente per i trasgressori.

Fonte: Virgilio

Quindi riassumendo, le quantità di alcol permesse rimangono le stesse, aumentano in modo esponenziale, però, le pene pecuniarie, i tempi, i test e le analisi per riprendere la patente.

Inoltre , altro fatto molto importante da valutare, la problematica che ogni individuo reagisce in modo diverso alla somministrazione di bevande alcoliche. Il peso corporeo, la quantità di cibo ingerita, lo stato di salute fisica o la stanchezza, al momento del test, possono variare da caso a caso e la stessa quantità di alcol ingerita, può dare risultati diversi da persona a persona e da momento a momento.

Molto importante anche la stretta sull’uso e consumo di sostanze stupefacenti, tema ancora più scivoloso e delicato. Oggi un numero “allarmante” di giovani fa uso di droghe, ‘droghette’ e simili.

Dalla semplice canna, fino ad arrivare a droghe più pesanti e allucinogene che comunque minano anche in giovane età riflessi e livello di attenzione. La maggior parte degli incidenti, soprattutto nel finesettimana, sono causati proprio da uno stato di alterazione di chi guida. Infliggere pene pecuniare severe, con il ritiro della patente e l’obbligo di qualche mese di servizi sociali, non vuol dire solo scoraggiare gente alterata alla guida ma soprattutto salvare molte vite umane.

Sorvolo e non entro nella questione del “far west” monopattini e bici a noleggio che ritengo un assurdo, durato anche troppo e che spero possa avere un freno con le nuove norme.

Fonte: ANSA

Terminerei queste mie riflessioni, con una notizia molto significativa e interessante. Nell’ area urbana della città di Bologna, ad un anno dall’ entrata in vigore del tanto contestato limite di velocità a 30km orari, non si sono registrate vittime in tutto il 2024 per investimenti pedonali. Ogni commento sembra superfluo…

A buon intenditor…poche parole

Filippo Gesualdi

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