Apre per la prima volta al pubblico il “Passaggio di Commodo”, il corridoio segreto degli imperatori
Oggi, dopo duemila anni, è possibile percorrere uno dei luoghi più misteriosi e affascinanti del Colosseo, grazie ad un importante intervento di restauro.
Tutti ricordiamo il film “Il Gladiatore” con Joaquin Phoenix nei panni dell’imperatore che osserva dall’alto i combattimenti nell’Anfiteatro Flavio, e proprio a lui è intitolato il passaggio.
Si dice che Commodo (180 – 192 d.C.), ricordato per la sua passione per le lotte tra gladiatori, dopo aver subito diversi attentati, utilizzasse il corridoio segreto per raggiungere il pulvinar, il palco riservato al sovrano per assistere agli spettacoli e proprio qui, secondo lo storico Cassio Dione, venne ucciso da un congiurato, per questo il passaggio prende il suo nome, anche se l’episodio non è certo.
Il corridoio non faceva parte del progetto originario del Colosseo: fu costruito in una fase successiva, scavando nelle fondazioni del monumento, tra la fine del I e l’inizio del II secolo d.C., più precisamente tra gli ultimi anni del regno di Domiziano (81-96 d.C.) e l’impero di Traiano (98-117 d.C.), come testimoniano i bolli laterizi rinvenuti nelle murature. L’intervento comportò modifiche strutturali e idrauliche all’Anfiteatro, senza però comprometterne il funzionamento.
L’andamento della galleria è irregolare e articolato in tre bracci: due orientati in direzione est-ovest ed uno centrale, di congiunzione, disposto in direzione nord-sud, dotato di una serie di bocche di lupoche garantivano luce e aerazione. Il percorso, all’uscita del Colosseo, volge a est, probabilmente verso le palestre del Ludus Magnus o del colle Celio, anche se la destinazione esatta resta sconosciuta.

Passaggio di Commodo – Fonte: Parco Archeologico del Colosseo
Oggi è possibile ammirare le pareti un tempo rivestite di marmo, di cui restano le tracce delle grappe di metallo che supportavano le grandi lastre, sostituite in epoca successiva da intonaci dipinti con paesaggi. Sulla volta, raffinati stucchi che raccontano il mito di Dioniso e Arianna, la loro unione divina, Arianna abbandonata da Teseo, il mito di Ero e Leandro, incastonati in un soffitto a lacunari con stelle e gemme dipinte. Nelle nicchie laterali, un tempo parte della galleria di servizio che circondava il piano dell’arena, compaiono resti di decorazioni in stucco ispirate agli spettacoli, come la caccia al cinghiale, i combattimenti con orsi e belve feroci, ed evoluzioni di acrobati. Dell’antico pavimento rimane solo un frammento di mosaico bianco e nero, risalente a una fase successiva, nel primo tratto del passaggio.

Passaggio di Commodo – Fonte: Parco Archeologico del Colosseo
Il corridoio imperiale era stato scoperto tra il 1810 e il 1814, durante le ricerche volute dal governo francese e seguite dall’architetto Carlo Lucangeli. Venne esplorato nuovamente nel 1874 dall’archeologo Pietro Rosa, e poi a fine secolo scorso, sino ad arrivare ad un primo intervento di restauro avviato dal Parco Archeologico del Colosseo nel 2020-2021; ma è solo con l’ultimo e più recente cantiere che il Passaggio di Commodo è stato completamente recuperato e finalmente reso accessibile. I lavori, durati da ottobre 2024 a settembre 2025, sono stati realizzati con i fondi del Parco Archeologico del Colosseo. Sono stati restaurati gli stucchi e gli intonaci, ricostruita la volta crollata e predisposto un nuovo piano di illuminazione, che ha permesso di valorizzare tutto il percorso. Con il contributo del progetto PNRR Cultura l’accessibilità a tutti i visitatori è stata migliorata, grazie alla realizzazione di una passerella in acciaio, una scala convertibile in piattaforma elevatrice e l’implementazione del sistema di illuminazione. Supporti digitali e nuovi sistemi di visita aiutano la comprensione dei soggetti raffigurati, attraverso una mappa tattile e video proiezioni, per garantire al pubblico un’osservazione ancora più coinvolgente e suggestiva.
Ad oggi sono stati riaperti circa 30 metri del passaggio, ma i lavori continueranno con l’apertura di un secondo cantiere per il tratto che si estende oltre il perimetro dell’anfiteatro. Al termine del percorso di visita, sarà possibile inoltre, attraverso una porta di vetro, osservare i lavori di restauro in corso, un’occasione davvero unica per vivere la storia da vicino e capire il valore importantissimo del nostro patrimonio artistico e culturale. Come è spiegato in una nota del Parco Archeologico del Colosseo, “L’apertura del Passaggio di Commodo ha una portata straordinaria, non solo perché viene reso fruibile e accessibile per la prima volta in assoluto un luogo ricco di fascino per la sua storia, la sua architettura e non ultimo il suo apparato decorativo, al tempo degli imperatori di esclusivo utilizzo e nascosto alla folla, ma anche perché, finalmente, per la prima volta il restauro ha restituito piena leggibilità alle superfici antiche”.
Un viaggio nel cuore segreto del Colosseo, dove l’imperatore camminava lontano dagli sguardi del popolo. Da oggi, per la prima volta, quel passaggio non è più solo leggenda.
Laura Spadella
