Congelamento del requisito dell’età per la pensione
Nel 2024 le pensioni liquidate con il ricalcolo contributivo della cosiddetta quota 103 sono state appena 1.153. Le cifre emergono dai rendiconti sociali regionali dell’Inps e certificano il sostanziale fallimento della misura introdotta dal governo Meloni per consentire l’uscita dal lavoro a 62 anni con 41 anni di contributi. I numeri rappresentano un drastico ridimensionamento rispetto alle aspettative, evidenziando come le restrizioni applicate abbiano di fatto scoraggiato l’utilizzo di quello strumento previdenziale.
La stretta operata dal governo ha introdotto il calcolo interamente contributivo dell’assegno, molto più penalizzante rispetto al sistema misto o retributivo precedente, oltre a un tetto massimo fissato a quattro volte il trattamento minimo, pari a circa 2.394 euro lordi mensili. Elementi che hanno reso la misura poco attrattiva per i potenziali beneficiari.
Anche Opzione Donna ha subito una drastica riduzione: nel 2024 le uscite sono scese a 3.573, segnando un crollo rispetto al 2023. Nei primi sei mesi del 2025, le pensioni liquidate con questo strumento sono state appena 1.134 (quasi la metà rispetto allo stesso periodo del 2024). Ma il trend complessivo rivela come tutti i canali di uscita anticipata abbiano subito un sistematico inaridimento, rendendo sempre più difficile l’accesso alla pensione prima dell’età di vecchiaia fissata attualmente a 67 anni.
Ora l’obiettivo potrebbe essere quello d’uscire a 64 anni con 25 di contributi versati. Il tema delle pensioni è perciò nuovamente alla ribalta, visto che per la manovra di bilancio allo studio il governo si appresta a congelare lo scalino pensionistico previsto dalla legge Fornero. Il ministro dell’Economia Giorgetti (Lega) ha già fatto sapere che non ci sarà l’adeguamento automatico previsto dalla Fornero. Potrebbe infatti essere rinviato di circa due anni, con un costo stimato tra 300 milioni e un miliardo di euro.

Quando andare in pensione? – Fonte partitaiva.it
In base alla crescita dell’aspettativa di vita, dal 2027 l’età di uscita per vecchiaia salirebbe a 67 anni e 3 mesi (tre mesi in più, quindi), mentre cambierebbero i criteri per ottenere quello che un tempo si chiamava trattamento di anzianità, oggi anticipato: 43 anni e un mese di contributi per gli uomini e 42 anni e un mese per le donne.

In pensione a 67 anni – Fonte InformazioneOggi.it
L’ufficio studi della Cna, in base a dati Eurostat, arriva alla conclusione che «la durata media della vita lavorativa italiana è tra le più basse d’Europa». In sostanza gli italiani arrivano alla pensione lavorando meno, rispetto a quanto si lavora negli altri Paesi europei. La media è di 32,8 anni, lontana rispetto a Olanda (43,8 anni), Svezia (43 anni) e Danimarca (42,5 anni). Dietro a questa tendenza italiana ci sarebbe il combinato disposto tra una vita professionale più frastagliata, ovvero con lunghi periodi di precariato, e i diversi strumenti di uscita, che riescono a bypassare i paletti delle varie riforme pensionistiche che hanno scandito la nostra storia più recente.

Grafico dell’INPS
Nei paesi del nord Europa, in Germania ad esempio, si lavora 40 anni prima di uscire, in Francia 37,2 e in Spagna dopo 36 anni e mezzo di attività. La media europea è dunque di 37,2 anni, però peggio dell’Italia fa solo la Bulgaria (con 32,7 anni).
C’è da dire, però, con i suoi 67 anni, l’Italia, insieme alla Grecia, vanta l’età pensionistica più alta per i trattamenti di vecchiaia. Nel suo ultimo rapporto l’Inps segnala che nel 2024 l’età media di pensionamento effettivo è salita a 64 anni e 8 mesi e spiega come questa tendenza finisca per generare «un elevato livello di spesa per le pensioni». Dietro la bassa età effettiva, secondo l’Inps, c’è «il tasso di sostituzione delle pensioni, ovvero il rapporto tra pensione e ultimo stipendio percepito prima del pensionamento». Il tasso di sostituzione è «tra i più elevati nell’Ue, quasi 15 punti percentuali sopra la media europea». Introdotto dalla riforma Dini è stato gradualmente implementato «ma soltanto ora sta iniziando a farsi notare».
Daniela Binello
