Vogliamo ricordare l’attrice come la diva che ha fatto sognare l’Italia di un certo decennio

Se n’è andata alla veneranda età di novant’anni Sandra Milo, la “musa” di Federico Fellini. L’attrice si è spenta nella sua casa romana, come reso noto dalla famiglia. Volto del cinema in bianco e nero aveva esordito nel 1955 accanto al celebre Alberto Sordi nella pellicola “Lo Scapolo”.

Quello fu l’inizio di una carriera che la vide partecipe di settanta film ed oltre venti programmi televisivi (tra cui ci piace ricordare “Piccoli fans” andato in onda tra il 1984 ed il 1989). Due i Nastri d’argento vinti, un David di Donatello e il plauso della critica e del pubblico. 

“Sandrocchia”, come era solito chiamarla Fellini, girò proprio col Maestro “8 e ½”, “Giulietta degli spiriti” e “Ginger e Fred”, nel ruolo di personaggi tanto sensuali quanti surreali come nello stile del Regista riminese.

Salvatrice Elena Greco (questo il suo vero nome) era nata a Tunisi nel 1933. Nel corso della sua vita tanti sono stati gli amori, i successi e le stravaganze. Oltre ad essere, come detto, la “musa” e l’amante di Fellini, fu amica intima di Bettino Craxi e desiderio di Marcello Mastroianni.

Il suo primo matrimonio avvenne ad appena 15 anni col marchese Cesare Rodighiero ma fu un’unione “lampo” da cui ebbe un figlio nato prematuro e morto dopo pochi giorni.

Dopo il divorzio, la Milo si unì in seconde nozze con il produttore Moris Ergas, da cui ebbe la figlia Deborah. 

Nel 1963 iniziò la relazione con Fellini, già sposato con Giulietta Masina. La loro storia durò ben diciassette anni.

Dopo la separazione da Ergas si legò sentimentalmente al regista Ottavio De Lollis. Da questa unione nacquero Ciro e Azzurra. Le quarte nozze, invece, giunsero nel 1990 col cubano Jorge Ordonez.

Negli ultimi anni, le sue apparizioni televisive furono legate a programmi come “Ballando con le stelle”, “L’isola dei famosi” e “Grande Fratello VIP”.

Sandra Milo ha sempre mostrato una personalità estrosa e forse proprio questo, nel corso del tempo ha dato un’immagine controproducente dell’attrice.

Fonte: Tiscali

Parlando da semplice spettatore, sembrava una donna incapace di accettare il trascorrere del tempo anche se, ascoltando chi ha avuto modo di avvicinarla, è emerso un atteggiamento diverso e più profondo rispetto a ciò che le telecamere mostravano.

Ci sono “maschere” che per certi uomini e donne dello spettacolo diventano più un peso che un vantaggio, almeno da un determinato momento in poi. Prendiamo, ad esempio, il caso di Paolo Villaggio: per tutti è stato e resterà Ugo Fantozzi, personaggio nato dall’estro dello stesso Villaggio che lo ha accompagnato anche in pellicole lontane, come narrativa, dalla saga del Ragioniere. Eppure, la tendenza a scivolare in una o più “fantozziate” era pressocché una certezza.

Ecco, forse anche per Sandra Milo è avvenuto lo stesso: il modo in cui appariva, il timbro di voce e l’atteggiamento davano un’immagine non troppo lusinghiera di questa signora, specialmente in età avanzata.

La sua scomparsa, comunque, ha lasciato un vuoto in ambito televisivo e cinematografico e vogliamo ricordarla come la diva che ha fatto sognare l’Italia di un certo decennio.

Buon viaggio Sandra!

Stefano Boeris

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