Una commedia che, pur evidenziando l’aridità dei nostri giorni, è ricca di battute comiche che portano gli spettatori al divertimento puro e ad un’attenzione sempre desta

Una famiglia come tante. Una vita frenetica in cui ogni elemento (quattro in tutto) sembra essere talmente assorto dai propri problemi da non rendersi conto di fare parte di un unico nucleo. Il regista di queste giornate è il cellulare, questo utile e al tempo stesso dannoso oggetto di cui ormai nessuno di noi riesce a fare a meno.

La tecnologia, si sa, è una gran bella cosa ma quando arriva a isolare l’individuo portandolo in una dimensione dove esiste lui e lui soltanto allora possono sorgere problemi anche seri. E il momento della cena, che sembra essere l’unica parentesi temporale in cui poter stare insieme, guardandosi negli occhi, parlando di tutto e ascoltandosi vicendevolmente appare, invece, come l’emblema di questa solitudine.

Per non parlare poi di come vengano date per doverose nonché scontate certe mansioni che un membro della famiglia svolge quotidianamente senza ricevere alcun gesto di gratitudine.

Ebbene, quanto descritto è ciò che sarà possibile vedere in scena al Teatro Manzoni (zona Prati) fino al prossimo 21 aprile nello spettacolo “Chi l’ha vista”. Protagonisti di questa fotografia dei nostri tempi sono Paola Tiziana Cruciani (che è anche autrice e regista), Enzo Casertano, Manuela Bisanti e Alessandro Cecchini.

Fonte: teatromanzoniroma.it

Una commedia che, pur evidenziando l’aridità dei nostri giorni, è ricca di battute comiche che portano gli spettatori al divertimento puro e ad un’attenzione sempre desta. Nessun rallentamento, nessuna pesantezza ma un incredibile affiatamento tra gli attori.

E per tornare alla trama, un giorno avviene quanto di più assurdo (e al tempo stesso educativo) possa esserci: Isa (Paola Tiziana Cruciani) scompare per incanto. E sarà proprio questo vedere senza essere vista che le permetterà di capire cosa accadesse sotto i suoi occhi, ogni giorno senza, però, averne sentore (o almeno non totalmente). Suo marito Ugo (Enzo Casertano) e i figli Giulia (Manuela Bisanti) e Claudio (Alessandro Cecchini) si riveleranno assai diversi da come apparivano.

Storie di corna, una relazione infelice con una gravidanza inaspettata, una doppia vita legata al mondo della droga e al furto. Tutto questo porterà la moglie/mamma a capire veramente quale direzione errata avesse preso la sua famiglia; ma ci sarà anche un risvolto positivo quando gli altri componenti comprenderanno quanto fosse importante la sua presenza per lo svolgimento di tutte quelle piccole grandi cose a cui non veniva data la benché minima importanza.

Fonte: teatromanzoniroma.it

Ecco che lo sconforto da una parte e la voglia di ritrovare la Donna di casa dall’altra, saranno il detonatore di un riassetto delle singole vite. Domande sul perché di questa sparizione accompagneranno i protagonisti in ogni momento della giornata: perché è sparita? Sarà stata rapita o se ne sarà andata volontariamente?  

Ma in tutto ciò Isa si è veramente volatilizzata? Per saperlo è necessario prenotare un posto al Teatro Manzoni e lasciarsi trasportare in questa storia che, per tanti aspetti, è anche la nostra.

Un plauso a ciascun interprete per la capacità di rendere vivo e dinamico il proprio personaggio. E visto che si è parlato di “mistero” permettete che questo articolo venga chiuso con una frase enigmatica, di dantesca memoria: “Galeotto fu il centerbe e chi lo bevve”.

A voi scoprirne il significato andando a Teatro.

Stefano Boeris

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