La gara ha restituito tanto entusiasmo ai tifosi in virtù del bel gioco espresso in campo dagli Azzurri

Importante successo per la nostra Nazionale che battendo a San Siro l’Ucraina per 2-1 raggiunge al secondo posto nella classifica del girone, a quota 7 punti, proprio gli ucraini ed i sorprendenti macedoni del nord. L’Italia ha il grande vantaggio di aver disputato una partita in meno rispetto alle dirette concorrenti. Il secondo posto, che consente l’accesso agli Europei, è il grande obiettivo degli Azzurri, visto che l’Inghilterra appare, con i suoi 13 punti, irraggiungibile in testa alla classifica.

Nella partita di ieri contro l’Ucraina, l’Italia di Spalletti, al contrario di quanto visto sabato scorso in Macedonia, ha mostrato uno splendido gioco nella prima mezz’ora, dominando a centrocampo con fraseggi stretti, cambi rapidi di gioco sugli esterni, grande movimento, partecipazione corale alla manovra.

Fonte: Open

Perfetto Raspadori nello svariare sul fronte di attacco a favorire gli inserimenti non solo dei due esterni, Zaniolo e Zaccagni, ma anche dei centrocampisti incursori, Barella e Frattesi, quest’ultimo autore della doppietta con cui gli Azzurri si sono portati sul 2-0.

Passata la mezz’ora, la partita si è fatta più equilibrata, qualche ombra è apparsa tra le tante luci, l’Ucraina ha preso coraggio e, su un nostro sbandamento difensivo, è riuscita a segnare alla fine del primo tempo portando il risultato in bilico. Nella ripresa gli Azzurri hanno creato innumerevoli occasioni da gol, ma il risultato è rimasto immutato, 2-1.

Fonte: La Gazzetta dello Sport

È difficile esprimere un giudizio sulla Nazionale griffata Spalletti viste le enormi differenze a livello di prestazioni, opaca quella di sabato scorso contro la Macedonia del Nord, convincente quella di ieri sera. Nella partita di sabato, quella di esordio per il Mister, si sono evidenziate clamorose lacune nello sviluppo del gioco con il nostro centrocampo in difficoltà in entrambe le fasi, difensiva ed offensiva, scarsa concentrazione, poche idee, nessun affondo deciso e concreto soprattutto dopo il vantaggio di Immobile che ha smorzato ulteriormente la spinta degli Azzurri.

Ampie responsabilità di Donnarumma sul pareggio macedone che ha incassato il gol su punizione tirato sul suo palo. Unico nostro alibi in quella partita è costituito dalle condizioni del terreno di gioco, che ha penalizzato la squadra più tecnica, la nostra, e che ha messo a serio rischio l’incolumità fisica dei giocatori. Speriamo che se ne sia accorta anche l’Uefa che sorprendentemente autorizza la disputa di partite su campi del genere.

La gara di ieri, invece, ha restituito tanto entusiasmo ai tifosi e appassionati della nostra Nazionale in virtù del bel gioco espresso in campo dagli Azzurri che meritavano un risultato più rotondo per le tante occasioni da gol costruite e sfumate per un soffio. Proprio la concretezza sotto porta potrebbe essere un aspetto da migliorare, manca la precisione e la freddezza ‘sottoporta’. Anche la fase difensiva non è sembrata perfetta, certi meccanismi non sembrano perfettamente oliati, la squadra ha avuto qualche sbandamento anche a difesa schierata.

Quanto alla valutazione dei singoli, ieri Donnarumma ha riscattato la brutta prova della partita precedente ed ha scacciato i fantasmi di eventuali suoi sostituti tra i pali. Bravi gli esterni difensivi, Di Marco e soprattutto Di Lorenzo, convincenti più nella fase offensiva rispetto a quella difensiva.

La giovane coppia centrale Scalvini-Bastoni si è ben comportata anche se non ha convinto del tutto. Forse sarebbe il caso di inserire un difensore di esperienza come Romagnoli. Il centrocampo sembra non poter fare a meno di Barella e Frattesi, bravi gli esterni Zaniolo e Zaccagni.

Quanto al centravanti permane un rebus, ieri Raspadori ha interpretato bene il ruolo partecipando alle manovre di attacco ma ha lasciato a desiderare in chiave realizzativa. Al contrario di Immobile, a segno contro la Macedonia del Nord, affidabile come goleador ma qualche volta impacciato nel trovare la giusta posizione in campo e nel dover giocare spalle alla porta.

Doppio appuntamento per la nostra Nazionale ad ottobre: il 14, turno casalingo al San Nicola di Bari contro Malta, è d’obbligo la vittoria, ed il 17 contro l’Inghilterra a Wembley, la riproposizione nello stesso stadio del trionfo azzurro nella finale degli Europei del 2021.

Speriamo sia di buon auspicio.

Gian Luca Cocola

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