Quante persone dovranno essere colpite da questi atti criminali prima che gli autori vengano passati “a fil di legge” con anni di dura e giusta galera?

Non è la prima volta e non sarà neanche l’ultima quella che ha visto una donna vittima di una vera e propria aggressione “mascherata” da gioco. Parliamo del Knockout Game, una vigliaccata che prevede di colpire in piena faccia un/una passante, giocando sul fattore sorpresa.

La vittima stava passeggiando su un marciapiede di viale Spartaco al Quadraro intorno alle 20, quando un delinquente le ha sferrato un pugno all’occhio sinistro. Nessuna rapina o scippo: “soltanto” l’imbecillità unita alla violenza.

La polizia è giunta sul posto e, tra le ipotesi iniziali, non si è escluso che tale gesto sia stato dettato da una mente malata o da una lite. La donna, però, ha riferito di non conoscere l’aggressore.

Dunque, con lo stringersi del cerchio, ecco venir fuori la possibilità del “knockout game”, un gesto di estrema idiozia che, erroneamente, si continua ancora a chiamare gioco (o game per dirla all’inglese), nato negli Stati Uniti e che ha visto nel web, un terreno fertile per propagandarsi oltreoceano.

Di fatto, si colpiscono i passanti a caso basandosi, come detto precedentemente, sul fattore sorpresa.

Fonte: Gekodefender.com

Non è la prima volta che si parla di queto vero e proprio allarme sociale: zone come l’Eur, il Quartiere Africano, Piazza del Popolo ma anche Ostiense e le zone limitrofe alla Capitale come Frascati o Albano Laziale, sono state “protagoniste” di queste aggressioni a qualunque ora del giorno o della notte.

Un testimone, vedendo la triste scena, ha raccontato che “una signora stava camminando con la borsa a tracolla e due piccole buste nella mano destra mentre un ragazzo camminava verso di lei sullo stesso marciapiede. Il ragazzo ha aperto il braccio come per giocare a tennis ed ha sferrato un colpo forte con la mano colpendo l’occhio sinistro. La signora è caduta a terra con le buste che le hanno attutito la caduta. Sembrava uno scippo ma non ho la certezza perché la borsa non era facile da prendere”. Ed ancora: “Il tizio ha proseguito camminando come se nulla fosse su viale Spartaco e dopo un po’ in lontananza si è girato per vedere come si era messa la situazione, dato che ormai lì si erano raggruppate delle persone”.

Qualunque sia stata la motivazione, è evidente che ci troviamo davanti ad un fenomeno preoccupante. Purtroppo, il Knockout non è l’unica forma di stupidità: pensiamo, ad esempio, al “gioco” di salire sui vagoni della metropolitana e saltare i pali che sostengono i fili dell’alta tensione; il lancio di sassi dai cavalcavia centrando le auto con le conseguenze che ben conosciamo.

È evidente che queste azioni sono anche il frutto di una consapevolezza, da parte dei delinquenti, di leggi blande che suonano più come una presa in giro per le vittime che non come un esempio punitivo e di giustizia.

Quante altre persone dovranno essere colpite da questi atti criminali prima che gli autori vengano passati “a fil di legge” con anni di dura e giusta galera?

Stefano Boeris

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