In questo scenario italiano una figura di grande statura e di grande prestigio, come Mario Draghi…solo noi potevamo cacciarlo

Il Pd ha finalmente scelto la sua strada, una strada apparentemente in totale discontinuità con il passato che probabilmente gli consentirà di portare una politica movimenti sta con occhi verso i cittadini più in difficoltà e verso le giovani generazioni. Dai primi passi della nuova segretaria del PD, appare chiaro che porterà avanti una politica che potrebbe coagulare una robusta minoranza che guarderà ai diritti, al lavoro e alle sovvenzioni.

Chi pensava che con la Schlein a guadagnare sarebbe stato Conte, deve ricredersi. La passione e l’energia che la neo segretaria sta mettendo nella sua attività, sta facendo emergere l’inconsistenza politica di Conte e la sua totale mancanza di ideali. D’altronde cosa ci si può aspettare da un politico pronto a stare senza nessun turbamento una volta con la destra è una volta con la sinistra.
Contro ogni previsione, penso proprio che sarà il M5S a dover inseguire il PD e questa situazione, non prevista dai più, potrebbe dare più concretezza all’opposizione considerato che nel PD, ha sì perso il corpaccione governista che, essendo rimasto nel partito, potrà correggere il giovanilismo a vocazione minoritaria della Schlein.

Se il PD, che darà spazio addirittura all’impalpabile movimento delle Sardine, diventerà la succursale del melanchionismo italiano, lo vedremo fra qualche tempo, intanto godiamoci, si fa per dire, il ritorno di D’Alema, Bersani e dei transfughi del PD, che lasciarono il partito in odio a Renzi. Nel PD un bel minestrone con il movimentismo giovanile della Schlein e delle Sardine, con la componente CGIL sempre con la testa rivolta al passato, con i nostalgici del PCI e con la componente riformista, sempre più in difficoltà.

Il primo banco di prova per il PD di Schlein sarà la posizione sulla guerra in Ucraina. Il pacifismo di maniera con supporti filo Putin presenti nel magma pacifista, condizioneranno la linea filo atlantista, sempre tenuta dal PD, o inizierà un ondivago percorso per strizzare l’occhio ai nemici degli Stati Uniti? Presto lo scopriremo e scopriremo anche il grado di affidabilità internazionale del PD.
Tutto lascia intendere che saremo spettatori di un duello tutto al femminile tra il Premier, Giorgia Meloni e la Schlein. Un piccolo antipasto lo abbiamo avuto mercoledì nel Question Time, dove era presente il Premier, sfidata dalla Schlein. I commentatori si sono ovviamente arroccati nel difendere le proprie appartenenze politiche e quindi i giornali di destra pronti a raccontare il trionfo della Meloni, quelli di sinistra ad enfatizzare il successo della Schlein.

Fonte: Virgilio Notizie

Mi limiterò a dire che vedremo un bel duello perché queste due donne hanno, con le loro diversità’, una forte personalità che renderà sempre più sbiadite le figure del miracolato Conte ma anche di Calenda che, purtroppo, non riesce ad intercettare quell’elettorato moderato che vorrebbe una politica meno strillata e più orientata alla concretezza e al risultato. E pensare che siamo riusciti a cacciare Mario Draghi, un campione del mondo.
Nel frattempo il Governo sta mettendo mano a tanti dossier. La riforma del fisco, che pare sia finalmente un passo avanti verso un alleggerimento della pressione fiscale, una posizione equilibrata sul problema della migrazione che non può essere affrontata come se fosse un problema solo di sicurezza. Questo è un problema dove hanno fallito tutti e nessuno può dare lezioni a nessuno. È orribile la contesa politica utilizzando le tragedie che sono avvenute ed è irresponsabile la posizione dell’Europa che scarica sull’Italia le gestione del fenomeno che non è un’emergenza ma un problema da risolvere in modo strutturato.
Sulla migrazione ci sono interessi economici incredibili e la notizia della Brigata Wagner, composta da mercenari al soldo di Putin, che sta dietro gli scafisti per destabilizzare l’Italia, dovrebbe far riflettere come fa scalpore che nessuno dei partiti democratici abbia commentato la taglia messa dalla Brigata, sulla testa del Ministro Crosetto. Un silenzio assordante che fa rimanere allibiti.
La Guerra continua e vedremo come si schiererà il PD della Schlein.
In questo scenario italiano, tutto in evoluzione e dove il Governo deve trovare un assetto più stabile e meno improvvisato, si è abbattuta sull’economia mondiale un’altra sciagura dagli effetti indecifrabili. Prima il fallimento di una banca americana poi il crollo del Credit Suisse che rende cupo lo scenario economico internazionale ed in questo contesto si rende palese quanto serva, non solo all’Italia, ma al mondo, una figura di grande statura e di grande prestigio, come Mario Draghi…solo noi potevamo cacciarlo.

FRANGES

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