Via libera all’intergruppo parlamentare per la definizione di un meccanismo che consenta ai cittadini fuori sede di votare a distanza da tutta Italia

16 marzo 2023 – È paradossale in anni in cui si è aperta a dismisura la forbice della disaffezione dalle urne da parte degli aventi diritto che non si sia fatto ancora nulla di concreto per consentire a una platea di studenti e lavoratori fuori sede di votare a distanza.

I numeri sono da capogiro: sarebbero 5 milioni gli elettori che per poter esercitare il loro diritto di votare si vedono costretti a percorrere in lungo e in largo la penisola, più le isole, con costi a loro carico, per raggiungere il seggio nelle rispettive città di residenza.

In molti casi, oltretutto, ci si deve prendere perfino le ferie per assentarsi dal lavoro e affrontare così le distanze chilometriche perché, come sappiamo, l’Italia è stretta e lunga e alcuni territori sono meno raggiungibili di altri con i mezzi veloci.

Il rimborso parziale concesso per i viaggi in treno a scopo elettorale, ad esempio, ha modalità del tutto astruse – provare per credere -, dovendosi mettere in fila agli sportelli delle stazioni solo in alcune ore d’apertura, costretti ad attendere con infinita pazienza il proprio turno.

Per i lavoratori, poi, non esistono specifici permessi elettorali da parte aziendale, salvo che l’elettore abbia un ruolo attivo al seggio, come scrutatore, presidente o altro. Non resta quindi che richiedere le ferie, a seconda della distanza oggettiva dal luogo di residenza. Da notare, infine, che, anche volendo spostare la residenza nel luogo in cui si studia o si lavora abitualmente, ciò non sempre è possibile, perché i proprietari dell’appartamento o della stanza in condivisione non lo consentono.

Fonte: iovotofuorisede.it

Con la campagna di mobilitazione e un tour dal titolo “Il voto non è scontato”, in cui si sono unite le forze di The Good Lobby (Fabio Rotondo), Will Media (Clara Morelli), University Network e Rete Voto Sano da Lontano (che sono associazioni e communities di attivisti) si è data la spinta alla nascita di un intergruppo parlamentare, attualmente formato da deputati di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Pd, M5S, +Europa, Azione-Italia Viva, Coraggio Italia, Alleanza Verdi-Sinistra e Possibile. La missione è quella d’individuare e fare approvare una legge sul voto a distanza per i fuori sede.

In una piazza SS. Apostoli piena di giovani fuori sede, commenta così il coordinatore della campagna, Fabio Rotondo di The Good Lobby: «Si è concluso a Roma, dopo le iniziative di Milano, Torino, Bologna e Firenze, il tour nelle maggiori università della penisola, dove abbiamo raccolto la frustrazione di una generazione che si sente marginalizzata. Gli under 35, più di altri, non riescono a esercitare un diritto costituzionale fondamentale come il voto. A questo punto, confidiamo nell’opera che farà l’intergruppo parlamentare e la Commissione Affari Costituzionali per arrivare a una legge il prima possibile».

Poi, in piazza SS. Apostoli, prende la parola il giovane deputato di Fratelli d’Italia Fabio Roscani che ha detto: «Nelle scorse legislature c’erano già proposte per il voto per i fuori sede, ma non se ne è fatto nulla. Noi ora ci riproviamo, anche perché è aumentata la consapevolezza che bisogna risolvere questo problema, soprattutto di fronte al crescente astensionismo». Ci ha inoltre confidato che:«Occorre superare qualche resistenza da parte del Viminale, ma si tratta di mere procedure burocratiche a cui speriamo si possa trovare una soluzione».

Fonte: Daniela BLU

È stata poi la volta della deputata del Pd, Marianna Madia, la quale ha ricordato che nella scorsa legislatura il Dipartimento per le Riforme aveva messo su un Comitato di esperti ministeriali che avevano analizzato i metodi di votazione a distanza dei fuori sede in tutti i principali Paesi avanzati del mondo. Un ampio studio di cui potrà avvalersi anche il neonato intergruppo per non dovere di nuovo ricominciare tutto da capo. inoltre, la collega dem, Rachele Scarpa, aggiunge: «Non c’è nessun ostacolo reale, solo un grande ritardo da colmare».

L’on. Eleonora Evi (SI-Verdi) ha invece dichiarato che è uno scandalo che l’Italia sul voto a distanza stia con Cipro e Malta, quali fanalini di coda nella classifica dei Paesi che si sono organizzati per il voto ai fuori sede. Giulia Pastorella (deputata e vicepresidente di Azione) ha ricordato che avendo vissuto 18 anni all’estero, le sembra paradossale dovere constatare che per un avente diritto al voto di Honolulu o Pechino non ci siano problemi, mentre nulla si sia ancora risolto per un fuori sede italiano. « Troviamo la soluzione tecnologica più idonea, ma risolviamo finalmente questo problema», conclude la Evi

Anche il segretario di +Europa, l’on. Riccardo Magi, ha ribadito l’urgenza di sollecitare la risoluzione del problema. In merito all’intergruppo parlamentare appena nato ha quindi chiarito: «L’intergruppo nasce senza bandiere di partito e ci auguriamo fra l’altro di unirci anche in un’altra battaglia, quella della piattaforma digitale per i referendum di iniziativa popolare».

Vittoria Baldino (deputata, nonché vicepresidente vicaria del M5S) ha affermato che «L’astensionismo involontario, che riguarda 5 milioni di fuori sede in Italia, è una causa importante della disaffezione dei cittadini verso la politica e le istituzioni. Per i fuori sede incidono i costi di trasporto, oltre agli impegni di studio e lavoro, tali da rendere questi cittadini persone con meno diritti di altri». Poi ricorda: «Il Movimento 5 Stelle ha presentato, a mia prima firma, una proposta di legge che rappresenta un piano organico per innovare il sistema di voto in Italia, comprendente l’Election Day stabile, la tessera elettorale digitale e il voto elettorale anticipato».

Per Forza Italia ha partecipato il Responsabile nazionale azzurro dei giovani, l’on. Stefano Benigni. Infine, Marco Pietrandrea, deputato leghista, ha concluso sottolineando che la base degli studenti, fautori di questa sollecitazione alla politica, comporta da parte della politica stessa il dovere di risolvere il problema nel modo più giusto.

Daniela BLU

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