Il pianeta, ad ogni latitudine, sta soffrendo un preoccupante livellamento verso il basso, in ogni settore cardine
Il recente G7, svoltosi in Puglia la scorsa settimana, ha messo in evidenza, se ci fosse stato ancora bisogno, il momento complicato e di grande trasformazione, della politica internazionale, del nostro pianeta.
Partiamo dalle recenti elezioni Europee, che tra i leader presenti, ha visto premiata soltanto la nostra Giorgia Meloni, uscita dalle consultazione elettorale, con un aumento di voti e dei consensi.
Fonte: Governo.it
E se i sondaggi avevano previsto questo lusinghiero risultato, dopo un anno e mezzo di Governo, si poteva temere un possibile calo di popolarità tra l’elettorato, situazione molto comune nella storia della politica italiana.
Ben altro il risultato del Presidente francese Emmanuel Macron e del Cancelliere tedesco Olaf Sholz, entrambi usciti con le ossa rotte dalle elezioni.
Anche in questo caso, i sondaggi prevedevano i due leader in difficoltà ma ci si aspettava una “tenuta” dei consensi che, invece, è venuta totalmente a mancare.
Lo stato di salute del Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, arrivato in Puglia in condizione di evidente difficoltà ha completato l’impressione generale che questo G7, così come strutturato oggi, non rappresenti più assolutamente l’élite della politica ed economia mondiale, ma assomigli più ad un raduno di vecchi pensionati, che non si vogliono arrendere, né ammettere il proprio declino.
Al vertice, arrivato alla sua 50esima edizione, hanno partecipato i sette Paesi membri, Italia, Canada, Francia, Inghilterra, Germania, Giappone e Stati Uniti, con la partecipazione, come invitata dell’ Unione Europea, della Presidente Ursula von der Leyen.
Inoltre, in aggiunta a quanto sopra scritto, c’è anche da rilevare che nell’ultimo decennio, economie forti ed in crescita come Cina e India, hanno sopravanzato Paesi come Canada e Italia e non dovrebbero essere escluse da questi vertici così importanti e fondamentali per le sorti del nostro pianeta.
Riassumendo, questo G7 ha dato l’idea, con l’eccezione della nostra Giorgia Meloni, di un club di vecchie glorie decadute che si ostinano a disegnare piani e strategie per la salvaguardia del pianeta.
Fonte: RaiNews
Ma, più in generale, rivolgendo uno sguardo attento e approfondito a quanto sta succedendo intorno a noi, non si può non notare l’ assenza di valide personalità in tutto il panorama mondiale.
Il pianeta, ad ogni latitudine, in questo senso, sta soffrendo un preoccupante livellamento verso il basso, in ogni settore cardine.
Mancano grandi personalità politiche, economisti, uomini di cultura, personalità che con il loro carisma possano illuminare ed ammaliare la mente umana.
Un po’ come succede con la moderna tecnologia, che avanza ad una velocità sempre maggiore, bruciando tutto quello che lascia indietro, anche personaggi e accadimenti, sorvolano leggeri il nostro pianeta, per brevi attimi, difficilmente lasciando il segno.
Tutto sembra essere fragile, legato al tempo e alla casualità e quello che valeva ieri, forse non lo troveremo più domani.
L’instabilità economica, politica e sociale che ne deriva, credo sia sotto gli occhi di tutti noi.
Mai come oggi, fa riflettere il vecchio adagio “beati monoculi, in terra cecorum”.
Filippo Gesualdi