I ragazzi di quinta superiore sono ancora indecisi sul proprio futuro universitario e lavorativo

In Italia, secondo una ricerca Eurostat, solo il 28% della popolazione tra i 24 e i 34 anni ha conseguito un titolo di studio terziario, contro la media europea del 41%.

La formazione terziaria (principalmente Università, AFAM, ITS) è quella che mira a fornire conoscenze specializzate e competenze avanzate in campi specifici ed è strategica per l’intera nazione, perché favorisce lo sviluppo economico, la competitività globale e stimola l’innovazione, contribuendo così a una società più avanzata e resiliente.

Ad oggi, però, chi vuole capire cosa fare dopo il diploma si trova a dover raccogliere da fonti diverse le informazioni per orientarsi nel mondo accademico, affidandosi a servizi frammentati e locali, spesso non facilmente accessibili. Inoltre, per potersi iscrivere alla maggior parte dei corsi universitari, gli studenti devono superare un test d’ingresso che richiede conoscenze e competenze non sempre acquisite durante il percorso scolastico. Per questo motivo la preparazione al test può comportare costi aggiuntivi, talvolta anche molto alti, per corsi e manuali di preparazione.

Tutto ciò sicuramente non facilita il passaggio dalla formazione secondaria a quella terziaria. Indecisione studenti superiori: colpa delle troppe pressioni esterne e dello scarso contatto con il mondo del lavoro

thefaculty è un’app totalmente gratuita che ha l’obiettivo di migliorare il tasso di successo negli studi universitari, innovando il processo di orientamento e preparazione al mondo della formazione terziaria.

A domanda diretta durante il primo accesso su thefaculty, il 71% degli oltre 51mila studenti che in 12 mesi dal lancio del progetto si sono registrati all’App, si dice ancora indeciso sul proprio futuro. Dai dati elaborati da thefaculty, i motivi principali alla base dell’indecisione risulterebbero: mancanza di conoscenza delle professioni presenti nel mondo del lavoro, pressioni familiari e stress decisionale a causa delle troppe opzioni.

Fonte: Libreriamo

Per rispondere alle esigenze dell’orientamento informativo e cercare di risolvere queste incertezze, in App gli studenti possono reperire facilmente le informazioni utili relative all’accesso all’università, attraverso articoli, infografiche e video. Utilizzando l’App come canale “user friendly”, le università stesse, collaborando con thefaculty, possono facilitare l’accesso alle informazioni ufficiali, come bandi, scadenze e prospettive di carriera. 

A livello di preparazione, in un anno thefaculty ha permesso l’accesso gratuito a più di 1.3 milioni di sessioni di allenamento. 

“La gratuità della piattaforma è un aspetto a cui teniamo molto, perché in grado di ridurre le

barriere di ingresso per i ragazzi. L’obiettivo di thefaculty non è solo quello di prepararli a “passare i test”, ma aiutarli ad acquisire o consolidare un metodo di studio che diventa a tutti gli effetti un modo di prepararsi ad affrontare bene gli anni di studio futuri, nonché cercare sempre più di promuovere una comprensione approfondita delle proprie possibilità per facilitare la scelta del percorso formativo più adatto”, spiega Christian Drammis, CEO di thefaculty.

Jacopo Gasparetti

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