È giunta l’ora, di una seria e rigida politica ecologica “mondiale” che sensibilizzi la popolazione di ogni latitudine, a seguire comportamenti corretti
La disastrosa alluvione, che ha colpito l’ Emilia Romagna, paragonabile per danni, devastazioni e numero di vittime, ad un terremoto, ripropone vecchi problemi, che da anni aspettano una soluzione, e che ora sono diventati una vera emergenza.
Ma prima di esaminare le cause, che hanno favorito, questo e tutti i precedenti disastri ambientali, come cambiamento climatico, e dissesto idrogeologico, favorito da una dissennata opera devastatrice umana, vorrei soffermarmi sulle vergognose, insensate e volgari polemiche, che hanno costellato il “day after” dell’alluvione.
Al fango che ha ricoperto, strade, case, terreni, dell’ Emilia Romagna, si è aggiunto il fango di volgari insulti e polemiche, che hanno coinvolto politici e anche giornalisti e conduttori televisivi, con i social, sommersi, come ormai spesso succede, da commenti e invettive, da imbecilli, che così credono di ritagliarsi un minuto di notorietà.
Invece di unirsi tutti insieme, e portare aiuto e conforto, alla popolazione colpita da una violentissima, calamità naturale, si è scatenato un tutti contro tutti, che disonora e offende, tutti quelle persone, a cui l’acqua e il fango hanno portato via tutto, anche la vita.
Onore a tutte quelle migliaia di volontari che, senza se e senza ma, sono in quelle terre devastate a soccorrere la popolazione e a spalare fango e detriti portati dalla furia delle acque.
Queste sono le persone, di cui l’Italia ha bisogno, per crescere come Nazione, nei suoi valori civici, non di volgari censori del nulla, alla ricerca disperata di notorietà.
Detto questo, a margine di questa calamità naturale, non si può più esitare a prendere seri provvedimenti, per evitare il ripetersi, nel prossimo futuro, di questi disastri ambientali.
Nei prossimi quattro anni, gli scienziati hanno previsto, un innalzamento della temperatura media di1,5 gradi, e secondo le previsioni, l’anno 2027, sarà l’ anno più caldo di sempre, da quando la temperatura terrestre viene monitorata.
Fonte: ExPartibus
Non è quindi difficile prevedere, che questi fenomeni metereologici, così estremi , possano ripetersi con sempre maggiore frequenza, e potenza.
La terra , sta mandando sempre più chiari messaggi di insofferenza, verso le scriteriate opere e abitudine umane, e la violenza della natura che si ribella è sotto gli occhi di tutti.
Le allerte meteo, le domeniche ecologiche, le banali strategie ecologiche, i comportamenti green, appaiano sempre più misure insufficienti, che a volte sfiorano anche il ridicolo.
È giunta l’ora, di una seria e rigida politica ecologica “mondiale” che riunisca politici e scienziati, e sensibilizzi la popolazione di ogni latitudine, a seguire comportamenti corretti, anche se questo comporterà rinunce e cambiamenti delle nostre abitudini.
Le ironie e le critiche su Greta Thunberg, la giovane attivista svedese, paladina di una politica ecologica, che possa arrestare, l’ormai inesorabile cambiamento climatico e il susseguirsi di questi fenomeni metereologici estremi, devono essere sostituite, da una presa di coscienza e consapevolezza, da parte di tutti noi.
Il nostro pianeta, ci darà presto risposta, se abbiamo imparato la lezione.
Filippo Gesualdi