Come sta reagendo l’Italia alla crisi energetica in corso in Europa?

È servito che scoppiasse una guerra affinché il dibattito sulle rinnovabili tornasse nella scena politica. Con il pericolo imminente di un taglio della fornitura di gas russo, il governo corre ai ripari rispondendo con l’individuazione di altri stati da cui approvvigionarsi. Recente è la visita del Ministro degli Esteri Di Maio in Qatar, uno di quei territori con cui l’Italia intende produrre un accordo sull’energia. Tale strategia, evidentemente frutto dell’impreparazione del nostro Paese, rischia di non risolvere il problema, anzi. Il risultato sarebbe una serie di nuove “dipendenze” che, ancora una volta, potrebbero trasformarsi in ricatto da parte dei paesi fornitori.

Nel 2019 le rinnovabili coprono il 35,9% della domanda elettrica nazionale  | QualEnergia.it
Fonte: QualEnergia

Questi ultimi, infatti, non si contraddistinguono certo per una situazione stabile. In queste ultime ore, il Primo Ministro Draghi, rispondendo a un’interrogazione del Movimento 5 stelle, ha definito di fondamentale importanza snellire la burocrazia in tema di fonti rinnovabili. In questo modo viene riconosciuta, di fatto, la completa assenza di visione dei governi che si sono avvicendati negli ultimi anni, compreso quello attuale. Per anni il dibattito sulle rinnovabili ha caratterizzato una fascia ristretta della politica nostrana che, lacerata da opinioni estremamente differenti in tema di energia, ha scelto di non agire concretamente. A testimoniarlo sono i molti progetti, in attesa di approvazione da anni, che mai come oggi necessiterebbero di nuova attenzione. Quest’ultima sembra essere tornata di moda in partiti come il PD e il Movimento 5 stelle, basta guardare alle ultime dichiarazioni dei rispettivi leader, entrambi d’accordo sull’incentivazione delle fonti alternative di energia. Peccato che, almeno fino a oggi, nessuno si sia imposto fermamente sul tema; e pensare che nel 2019, quest’ultimo, era presentato come uno dei punti focali del programma di governo PD-M5S. Impossibile pensare che questa attenzione, tra l’altro meramente frutto della contingenza, possa ridurre in breve tempo la nostra dipendenza di energia estera.

Alberto Fioretti

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