Analisi narrativa e psicologica del personaggio creato da Maurizio de Giovanni. Al Museo di Villa Floridiana a Napoli
Sarà un evento certamente interessante quello previsto a Napoli per il prossimo 30 ottobre alle ore 18.00 presso il Museo Duca di Martina in Villa Floridiana (ingresso via Aniello Falcone) e dal significativo titolo di “Il Commissario Ricciardi: il labirinto dell’anima tra regime, dovere e amore”. Il personaggio ideato dallo scrittore Maurizio de Giovanni, diventato famoso non solo per i numerosi romanzi che lo hanno visto protagonista ma anche per la fortunata serie televisiva a lui dedicata interpretata da Lino Guanciale, sarà analizzato dal punto di vista psicologico e delle sue relazioni.
All’evento hanno garantito la loro partecipazione, oltre allo stesso Maurizio de Giovanni, anche Ciro Sabatino, Direttore artistico del Festival del Giallo di Napoli e gli attori Adriano Falivene (che nella fiction TV interpreta il femminiello Bambinella), Massimo De Matteo (padre di Enrica, la ragazza innamorata di Ricciardi), Nunzia Schiano (la tata del Commissario).
Fonte: Libreria “Io ci sto”
L’occasione è data dallo studio psicologico e narrativo del Commissario Ricciardi e degli altri personaggi dei romanzi sviluppato da Giuseppe Fabiano, psicologo e psicoterapeuta, docente universitario, non nuovo ad esperienze del genere. Fabiano, infatti, è l’autore del libro “Nel segno di Andrea Camilleri. Dalla narrazione psicologica alla psicopatologia” (edito da Franco Angeli, premiato nella Sezione Saggistica del Premio Casentino 2022) nel quale ha analizzato dal punto di vista psicologico alcune opere del grande scrittore siciliano e, per questa sua particolarità di analisi, i suoi scritti e i suoi interventi sono stati accolti nei vari Seminari Camilleriani, in Italia e all’estero, e sui Quaderni Camilleriani.
“Come per alcuni personaggi nati dalla penna di Andrea Camilleri – ha dichiarato Fabiano– anche quelli di Maurizio de Giovanni hanno una profonda ricchezza psicologica che travalica il solo e semplice spazio della narrazione per proporsi come esempi di possibili vissuti rintracciabili nella vita di tutti i giorni. Affronteremo anche altri elementi, alcuni propri della narrazione in genere, per meglio comprendere l’originalità e la specificità di quella di Maurizio de Giovanni, profondamente legata anche agli aspetti del contesto sociale e politico del tempo, ma trasponibili, seppure con sfumature diverse, anche a quello attuale. Sarà anche interessante, dopo le specifiche analisi psicologiche, sentire il vissuto reale degli attori che saranno presenti all’evento”.
Ad attendere il pubblico, quindi, sarà un evento originale che vuole proporre più piani narrativi ed essere occasione di un incontro con i personaggi amati dai lettori visti sotto una luce più intima seppure sempre legata alla finzione narrativa.
Annamaria Romano