L’Inter ha rispettato il pronostico della vigilia con una marcia trionfale diventata corsa solitaria a febbraio condotta con uno score eccezionale composto da 27 successi, 5 pareggi ed una sola sconfitta

L’Inter è per la ventesima volta Campione d’Italia. Alla trentatreesima giornata il campionato ha espresso il suo verdetto più importante nella sera della stracittadina meneghina. La squadra nerazzurra è la prima compagine a vincere matematicamente lo scudetto in un derby in tutta la storia della Serie A a girone unico (dal 1929/30).

L’Inter ha rispettato il pronostico della vigilia con una marcia trionfale diventata corsa solitaria a febbraio condotta con uno score eccezionale composto da 27 successi, 5 pareggi ed una sola sconfitta rimediata in casa contro il Sassuolo penultimo in classifica. Grandi meriti vanno attribuiti a Simone Inzaghi, assurto a tecnico di rango internazionale con una crescita professionale costante cominciata portando la Lazio a lottare per il titolo nella stagione condizionata dal Covid e coronata all’Inter con il ventesimo scudetto conquistato ieri sera che si aggiunge alla finale di Champions League dell’anno scorso.

Fonte: ANSA

L’allenatore piacentino ha saputo mostrare indubbie capacità nell’architettare il sistema di gioco e nel motivare i suoi uomini. E’ lo scudetto di Lautaro Martinez goleador leader della classifica marcatori, di Hakan Calhanoglu illuminato centrocampista dalla straordinaria visione di gioco, di Henrikh Mkhitaryan giocatore capace di ben disimpegnarsi in ogni zona del campo, di Nicolò Barella stantuffo inesauribile assai abile nelle due fasi di gioco, di calciatori trasformati come Acerbi e Dimarco, di giovani dal grande avvenire come Thuram e Bastoni, di Yann Sommer portiere di grande affidabilità che con le sue parate ha saputo smentire i tanti detrattori che ne contestavano l’ingaggio.

È il tricolore anche di Beppe Marotta che, oltre all’abilità di aver saputo scovare talenti, ha avuto il merito di difendere l’operato di Simone Inzaghi anche nei momenti difficili. In merito alla gara di ieri sera il risultato non è mai stato messo in discussione; oltre alla forza è emersa la voglia di vincere della formazione interista per conquistare scudetto e seconda stella da appuntare sul petto delle prossime maglie.

Fonte: Milano Today

Quanto al resto della giornata, la Juventus non è andata oltre il pareggio sul campo del Cagliari. I sardi hanno concluso il primo tempo per 2-0 realizzando entrambe le marcature su calcio di rigore. Nella ripresa la squadra di Allegri, dopo aver ridotto le distanze con Vlahovic, ha tentato con poca convinzione di ribaltare il risultato riuscendo a trovare solo il pareggio grazie ad un autogol di Dossena.

Grande impresa del Bologna che infliggendo in trasferta un sonoro 3-1 alla Roma ha rafforzato il quarto posto e si è portato a due sole lunghezze dalla Juventus. La squadra felsinea ha dominato l’incontro surclassando gli avversari soprattutto sul piano della qualità di gioco apparso ordinato e ben organizzato. La Roma, anche a causa della stanchezza, si è fermata dopo una lunga striscia di risultati positivi ottenuti sia in campionato che in Europa League.

È tornata alla vittoria l’Atalanta che si è imposta sul difficile campo di Monza. Gasperini, pur facendo ricorso al turnover, ha schierato una formazione di tutto rispetto che ha saputo prendere le redini del match durante il primo tempo e gestire il doppio vantaggio nella ripresa. I brianzoli non si sono dati mai per vinti sfiorando un clamoroso pareggio nel finale.

È riemersa la Lazio che ha conquistato contro il Genoa un importante successo sul difficile campo del Marassi. La squadra romana ha rischiato di capitolare nel primo tempo quando la compagine ligure non ha saputo concretizzare almeno tre ghiotte occasioni. Nella ripresa la Lazio, alzando il proprio baricentro e diventando più propositiva, ha segnato il gol vittoria con il suo calciatore migliore Luis Alberto su assist di Kamada rinfrancato dalla cura Tudor. Continua l’agonia del Napoli sconfitto (come all’andata) dall’Empoli. Ennesima prova scialba della formazione partenopea che si è limitata ad uno sterile possesso palla senza mai impensierire il portiere avversario. Per i toscani tre punti d’oro in chiave salvezza.

Sul resto delle partite, la Fiorentina ha saputo piegare la Salernitana con due reti segnate nel finale, il Frosinone ha colto un punto prezioso pareggiando in trasferta contro il Torino, il Lecce si è allontanato dalla palude della bassa classifica imponendosi con un perentorio 3-0 sul Sassuolo relegato al penultimo posto, il Verona ha piegato l’Udinese all’ultimo respiro in un drammatico match salvezza.

Nel prossimo weekend si disputerà la trentaquattresima giornata dove spiccano gli incontri Juventus-Milan e Napoli-Roma che in passato hanno fatto la storia del campionato di calcio.

Gian Luca Cocola

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