In tanti nell’opposizione auspicavano una Legge che, provocasse uno sconquasso nei conti dello Stato. Questo non è avvenuto

Chi si aspettava una Legge Finanziaria spericolata, che potesse mettere i conti dello Stato a rischio, è andato deluso. In tanti nell’opposizione si auspicavano una Legge che, seguendo le promesse elettorali fatte dalla coalizione di centrodestra, provocasse uno sconquasso nei conti dello Stato. Questo non è avvenuto. La Meloni ha invece approntato un Bilancio molto prudente, mettendo come priorità il sostegno al caro bollette, circa 21 miliardi, e 9 miliardi per le altre attività che devono dare il segno di un inizio di inversione di tendenza rispetto agli altri governi.

Pace fiscale, pensioni, reddito di cittadinanza sono temi per ora solo accennati, e bene ha fatto là Premier che questa è una Legge che rappresenta solo l’inizio di una politica diversa dalla precedente.
Nel presentare i provvedimenti del Governo, ha parlato di responsabilità e di coraggio nel prendere anche decisioni impopolari ma, a suo avviso, giuste per il Paese e ha ribadito che , come per altro più volte annunciato, non ha nessuna intenzione di creare pretestuosi problemi con la UE.
Direi che questo primo mese di intenso lavoro, anche diplomatico, ha fatto capire che qualsiasi azione di rinegoziazione dei rapporti con l’Europa, deve comunque essere improntata al garbo istituzionale e al dialogo, consapevoli della nostra fragile posizione data dal nostro pesante debito pubblico che ci pone in una posizione di debolezza nei confronti dei partner europei.
Trovo anche giusta la posizione sugli immigrati. Con la presa di posizione del Governo, abbiamo ribadito con forza che il tema non può essere solo a carico dell’Italia ma deve essere un problema di tutti. Vedremo cosa succederà. Certo le lezioni di umanità dai francesi, che al confine di Ventimiglia, sparano contro gli immigrati per non farli entrare in Francia, viene quasi da ridere.
Comunque aspettiamo prove più significative da questo Governo, in carica da troppo poco tempo per abbozzare un giudizio. Partito male con il provvedimento sui Rave, come se fosse una priorità, si sta assestando, vedremo.

Fonte: Fanpage

Bene in politica estera dov’è è stata ribadita senza se e senza ma, l’adesione all’alleanza atlantica e, quindi, la posizione sul sostegno all’Ucraina, contro l’invasione di Putin.
Lo scenario più interessante è quello dell’opposizione, o meglio delle opposizioni. Il PD che sta per celebrare il suo Congresso, sbanda paurosamente, senza più una linea è una identità. Traballa tra chi vuole allearsi con i 5S per una sinistra inutile, tutta centrata sull’antagonismo e la protesta sociale e chi, volendo proseguire sull’idea con cui è nato il PD, vuole portare avanti una politica riformista per proporre un programma di governo, capace di dare sviluppo al Paese.

I primi, scelgono la strada che ha portato a fare dei laburisti inglesi e francesi, un partito di testimonianza ma incapace di dare risposte moderne e concrete ai cittadini, riscuotendo risultati elettorali non utili per governare; i secondi vorrebbero creare le condizioni insieme al Terzo Polo e ai riformisti e liberali sparsi qua e là, non organizzati, una forza di centro, capace di competere con la destra.
Fondamentale sarà capire se questo Parlamento cambierà la legge elettorale che così com’è costringe ad innaturali alleanze solo per raggiungere il quorum utile ma che, fino ad ora , non ha consentito di governare stabilmente. Tutte queste ipotesi passano infatti per un ritorno al proporzionale che, sembra, forse il sistema più efficace per una realtà come quella italiana.
Vedere il PD subalterno a Conte è un quadro molto deprimente. Un gruppo di improvvisati politici, senza preparazione e confuso tra posizioni di destra con posizioni di sinistra, sta condizionando un partito nato sulle spoglie della sinistra democristiana e con i comunisti che hanno cambiato il nome del partito ma che in realtà, alla prova dei fatti, non sono mai cambiati nei comportamenti. Settari, moralisti senza morale e giustizialista (solo con i nemici politici, naturalmente).

Speriamo che il Congresso porti la chiarezza necessaria, anche a costo di una ennesima scissione. Senza una opposizione coesa, il centrodestra governerà senza intralci. Magari con un po’ di manifestazioni di piazza, un po’ di pacifismo, sempre contro la NATO e mai contro chi ha voluto la guerra, ma niente più.
I prossimi saranno mesi molto interessanti.

FRANGES

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *