Non è facile confrontarsi con volti e voci che hanno lasciato un segno ma Victor, Andrea e Gianfranco ci sono riusciti a pieno

Bombolo, Ugo Fantozzi e Nico Giraldi: tre nomi di fantasia che hanno lasciato un segno nella mente e nel cuore di chi, grande o piccolo, ha avuto la fortuna di vivere due decenni irripetibili: gli anni ’70 ed ’80.

Questi nomi interpretati rispettivamente da Franco Lechner, Paolo Villaggio e Tomas Milian hanno segnato un’era cinematografica che, ancora oggi, riscuote un enorme successo anche (ed incredibilmente) tra le giovani generazioni.

Va detto che all’epoca, queste pellicole venivano considerate dalla Critica come produzioni di serie B e spesso anche C, almeno se paragonate a film di un certo cinema “impegnato”; vero è che, pur essendo film semplici (girati nel giro di pochissime settimane e con un budget spesso modesto), nel tempo hanno poi trovato “giustizia” passando dalla categoria “trash” a quella “cult”.

E sull’onda emozionale che questi volti hanno lasciato, tre attori hanno deciso di proporsi al pubblico con uno spettacolo esilarante.

“Delitto in Paradiso”, questo il titolo della rappresentazione, prende spunto dai film di Tomas Milian e Bombolo in cui la parola “delitto” era sempre accompagnata da un luogo preciso: “Delitto a Porta Romana”, “Delitto al ristorante cinese”, “Delitto sull’autostrada”.

Fonte: Eventi Roma

Victor Quadrelli (Fantozzi), Andrea Misuraca (Milian/Ispettore Giraldi) e Gianfranco Zedde (Bombolo), diretti da Francesco Bazzurri, si ritrovano in Paradiso e devono indagare sulla scomparsa di un beato molto importante, di cui non sveleremo il nome. Il trio, seguendo le linee guida dell’Ispettore Giraldi che, come gli altri, ha conservato le sue caratteristiche terrene (che lo avevano sempre dipinto come un poliziotto “sui generis”), danno il via ad una ricerca dai toni tanto assurdi quanto comici. Battute, comportamenti e soprattutto voci che fanno rivivere i veri protagonisti di quel cinema ormai figlio di un passato lontano ma ancora capace di suscitare risate fino alle lacrime.

Un frasario romanesco ed un italiano sgrammaticato come era nelle corde delle tre maschere in questione.

Una rivisitazione teatrale assolutamente riuscita che ha riscosso (e ci auguriamo riscuoterà anche in futuro) l’applauso e l’ammirazione del pubblico. Presente in platea anche il figlio di Bombolo, Alessandro Lechner. Non è facile confrontarsi con volti e voci che hanno lasciato un segno ma Victor, Andrea e Gianfranco ci sono riusciti a pieno.

Lo spettacolo, in scena al Teatro Ar.Ma. dal 26 al 28 maggio può essere un trampolino di lancio per un trio di caratteristi che sanno rapportarsi col pubblico coinvolgendolo anche in gag divertenti.

Insomma “Delitto in Paradiso” (scritto da Victor Quadrelli e Francesco Bazzurri) è la classica commedia da non perdere se si vuole staccare la spina dalla quotidianità e passare una serata in spensieratezza e divertimento.

“Ad maiora semper” ragazzi!

Stefano Boeris

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