Tante donne si trovano nel ruolo di Matrigna senza essere state mamme, altre invece lo sono e sono mamme e matrigne in contemporanea ma rimane il fatto che Matrigna non è un bel termine

La matrigna è da sempre rappresentata nei cartoni animati della Disney, per quanto meravigliosi, come la cattiva di tutti i racconti.

Nel nuovo millennio c’è ancora da sfatare il mito della matrigna cattiva quella di Biancaneve, Cenerentola, Hansel e Gretel e poi chi altro non saprei. Di certo so che non ce una sola definizione positiva della sfortunata e cattiva matrigna.

Il premier Draghi in una delle sue ultime conferenze stampa si è chiesto perché usiamo tanti termini in inglese. Provo a rispondergli. Gli inglesi che hanno intanto aggraziato il termine con STEP MOM (che sta per “a un passo dalla mamma” o “una mamma in più”), si sono evoluti nella terminologia che in italiano è ferma davvero alle favole della Disney.

Quando ascolti la parola matrigna tutti noi, inevitabilmente, pensiamo a qualche strega malvagia, magari col naso bitorzoluto, che costringe la figliastra a essere la serva di casa spazzando, sturando camini e sbattendo tappeti. Tutto ciò affiora nella nostra mente per colpa dei cartoons dove le Principesse erano sempre rigorosamente orfane di madre e poi anche di padre. 

Ci sarà da affrontare anche il termine patrigno, figli, figliastri, sono altri capolavori della terminologia italiana vecchi come il cucco e nei prossimi articoli ne parlerò.

In realtà nel 2022 e fuori dalle favole diventi Matrigna principalmente e più frequentemente quando trovi un uomo con figli nati da una relazione precedente, ma nonostante la frequenza con cui oggigiorno ciò accade, questo ruolo risulta ancora anomalo agli occhi del prossimo. Beh, non lo è. Tuttavia, sul vocabolario della lingua italiana il termine matrigna: /ma·trì·gna/, sostantivo femminile,

la moglie del vedovo rispetto ai figli nati dal primo matrimonio; simbolo di tirannia e talvolta di perfidia. Provate a cercarlo voi stessi questo termine sul vocabolario.

Tante donne si trovano nel ruolo di Matrigna senza essere state mamme, altre invece lo sono e sono mamme e matrigne in contemporanea ma rimane il fatto che Matrigna non è un bel termine…così come “figli e figliastri” che identificano nei nostri cartoon figli di serie B.

Matrigna 2.0 : ci inventiamo un nome più simpatico? – WHATMAMADIDNEXT
Fonte: WHATMAMADIDNEXT

Pensiamo all’attenzione che, in una nuova famiglia, va data a tutto e tutti. Pensate a quanto ci si riadatta tutti per accogliere nuove persone in casa, pensate a quante abitudini si avevano prima e dovranno essere cambiate o cambieranno da sole, a quanta attenzione e dedizione ci vuole, a quanto ci sia bisogno di non usare due pesi e due misure se i bambini sono più di uno, se uno è tuo e l’altro no… Su tante cose non cambierà nulla il fatto che uno sia tuo e l’altro no, li laveremo pettineremo, cureremo, insomma se non per i termini che descrivono chi sei non ci sono differenze.

Siamo nel 2022.

Ci si fa in quattro, si raddoppiano le lavatrici da fare e delle lenzuola da stirare.

Il bagno sarà sempre occupato ed il phon non sarà mai messo a posto.

Ci si impegnerà a costruire ricordi, perché con loro non hai un passato, hai un presente e un futuro… e quindi ci metti tutto l’impegno del mondo per far sì di costruire bei ricordi tutti insieme.

Leviamoci dalla testa l’immagine della Matrigna dettata dalla Disney e smettiamo anche di credere che la nuova Matrigna voglia dare a tutti i costi la mela avvelenata alla figliastra

Quindi rispondo a Draghi che usiamo tanti termini in inglese perché step mom è più aggraziato che Matrigna, e che usiamo gay perché è più corretto che omosessuale.

Insomma, l’evoluzione dovrebbe comprendere anche il linguaggio.

Matrigne, step mom moderne, non sono cattive e bitorzolute, anzi sono donne che hanno tanto amore da dare e che le mele casomai le sbucciamo e tagliamo a pezzettini per darle ai figliastri e non solo agli eventuali figli naturali.

Antonella Tancredi

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