Questa è la silenziosa verità delle periferie dove però le persone continuano a combattere per un domani migliore
Forse a molti questo nome non dirà nulla ma stiamo parlando di un’area della Capitale che, seppur meno conosciuta di tante altre, fa parte di quella “lista nera” di quartieri che andrebbero riqualificati nel giro di poco tempo.
La reputazione di Bastogi, dunque, non è delle migliori; il quartiere è noto per storie di criminalità, spaccio, furti e violenze di vario genere. La sua costruzione vede un insieme di case popolari che, col passare del tempo, hanno fatto parte di un Bronx capitolino dove l’illegalità ha iniziato a farla da padrona.
Situato tra Torrevecchia e il Quartaccio, nella zona Nord-Ovest di Roma, gli abitanti di Bastogi vivono una quotidianità assai difficile. Le lamentele non mancano e la paura è tanta. L’area è priva di un parco giochi, di un centro anziani e di tutto ciò che potrebbe essere identificato come scudo all’illegalità.
Le palazzine sono abbandonate a sé stesse: perdite d’acqua, guasti elettrici, tubature vecchie con scarichi che non funzionano correttamente.
Ci sono anche disabili, impossibilitati ad uscire perché mancano pedane, scivoli e strutture volte ad aiutare queste persone.
Un quartiere difficile dove si intrecciano realtà complesse che faticano a convivere tra loro.
Non mancano poi le guerre tra bande: extracomunitari, zingari, purtroppo si scontrano con l’obiettivo di occupare, abusivamente, gli appartamenti.
Bastogi è forse la punta di un iceberg delle periferie capitoline dove la politica sembra essersi scordata dei cittadini.
Questa è la silenziosa verità delle periferie dove però le persone continuano a combattere per un domani migliore.
Stefano Boeris