Il Corriere di Roma, nasce nel 1948, da un idea dell’Avv. Giuseppe Gesualdi, che da giovane e rampante avvocato, fin dall’infanzia, coltivava la passione del giornalismo.
Nato a Castrovillari, in provincia di Cosenza, il 12 marzo 1918, il giovane Giuseppe, si trasferisce a Roma appena completati gli studi, di liceo classico.
Grande appassionato degli studi classici, latino e greco, si iscrive all’Università La Sapienza di Roma, conseguendo la laurea in giurisprudenza. In seguito, superato l’esame di Stato, intraprende la professione di avvocato, con lo studio nello storico quartiere prati.


Ma la sua passione per il giornalismo, per la scrittura, non viene “appannata“ dalla pratica forense, e nel 1948, fonda il Corriere di Roma. Così nell’agosto del 1948, viene ufficialmente registrata al tribunale della stampa di Roma, la testata, il “Corriere di Roma” che da questo giorno in poi, non cesserà mai di andare in stampa.
Inizialmente il giornale, diventa l’organo ufficiale dell’Associazione Brutium I Calabresi del Mondo, associazione, sempre fondata dal giovane e intraprendente avvocato, per onorare la sua terra natia, mai dimenticata nel corso della sua vita. Presto il “Corriere” cresce in diffusione e gradimento, prendendo una periodicità quindicinale, e allargando sempre di più i suoi orizzonti.


Si sviluppano lo pagine di politica, attualità culturali, arte, medicina cronaca, un vero e proprio periodico a 360 gradi, in continua evoluzione.
Firme autorevoli si alternano, tra i collaboratori, ricordiamo tra gli altri, Franz Maria D’Asaro, Renato Dulbecco, Rita Levi Montalcini, Francesco Grisi, Giuseppe Nisticò, Delfo Galileo Faroni, Giuseppe Selvaggi.
Con l’acquisizione nella seconda parte degli anni 60, della prestigiosa sede di Palazzo Pignatelli, nella centralissima via lV Novembre, il “Corriere” e l’Associazione Brutium, conoscono anni splendidi e gloriosi.
Nella principesca ed elegante sede, nelle sale riunioni e nei salottini limitrofi, vengono organizzati, incontri culturali, convegni, tavole rotonde, rassegne artistiche, che ancora oggi sono ricordate e impresse indelebilmente , nella memoria di chi ha partecipato.


Personaggi politici, scienziati, uomini di cultura, personaggi dello spettacolo, tutti i più importanti personaggi dell’epoca, vengono ospitati nei saloni di Palazzo Pignatelli.
Nell’ agosto del 2002, proprio 54 anni dopo aver fondato il Corriere di Roma, Giuseppe Gesualdi all’età di 84 anni, lascia la vita terrena, creando un incolmabile vuoto.
La direzione del giornale viene presa dal figlio Filippo, il minore dei tre fratelli, che già collaborava nella redazione.
Ma Gemma e Francesco, gli altri due fratelli, non mancano certo di supportare e dare un contributo decisivo alla continuità del giornale.


Si apre una stagione più complicata per il giornale, che coincide anche , con il mancato rinnovo del contratto di affitto della storica e splendida sede di Palazzo Pignatelli.
Nel 2007, il giornale si trasferisce a via Emilia, elegante sede, ma certamente non sarà più la stessa cosa.
Il fascino, i fasti, la possibilità di organizzare eventi così importanti, diventa problematica, la cultura, l’economia, la politica, i tempi, mutano velocemente, e il “Corriere”, non senza qualche difficoltà conosce una fase di radicale cambiamento, e ammodernamento.


La diffusione, la struttura del giornale, i contenuti, le proposte editoriali, sono pian piano mutate e ora il “Corriere” guarda avanti, al futuro, senza dimenticare il passato e le sue radici.
“Io dico seguitando…”, l’articolo di fondo iniziato nel 1948, da Giuseppe Gesualdi, ora proseguito dal figlio Filippo, rende immortale il fondatore, la storia del giornale, e tutto quello che ne ruota intorno.
Ora lo sbarco online, sui social, sulla piattaforma digitale, un altro passo avanti, che entrerà e farà la storia del “Corriere” sempre nell’ottica e nello spirito di “Io dico seguitando”…..

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