Le Sorellastre, fino al 18 dicembre 2022 al teatro Manzoni di Roma, fa riemergere dall’ombra i segreti di quattro donne tipiche del nostro tempo.

È la famiglia, bellezza! Le Sorellastre narra la storia di quattro sorelle adulte, molto diverse fra loro per carattere e ideali, che si ritrovano nell’appartamento della madre deceduta e ancora rinchiusa nella bara piazzata in salotto. Le donne, dopo anni di lontananza e menzogne sul tenore delle loro esistenze, sono costrette a fare il gioco della verità per 24 ore consecutive.

Le Sorellastre al teatro Manzoni – Fonte: Marco Bellucci

In premio c’è l’eredità, equamente suddivisa fra loro quattro, che diventa il trampolino di lancio per un vero e proprio salto nel buio, da cui riemergeranno vecchi rancori e rappresaglie, con immancabili intenti vendicativi l’una verso l’altra.

Nella prima fase del gioco sono ancora il non detto e le bugie a indorare la pillola, ma a mano a mano che il ritmo diventa incalzante i toni si fanno sempre più urticanti e il gioco della verità, apparentemente innocente, si trasforma ben presto in un ring senza esclusioni di colpi. Vi dicevamo che il ritmo è crescente dall’inizio alla fine, ma è verso il finale che arrivano i colpi di scena, con sorprese esilaranti da cui si sprigionano le diverse verità di ognuna delle sorellastre, le quali ne prenderanno atto, volenti o nolenti, per ricominciare un’altra vita, tutta da capo.

La commedia teatrale Le Sorellastre scritta da Ottavia Bianchi, attrice, cantante e anche direttrice artistica dell’Altrove Teatro Studio, ruolo quest’ultimo che porta avanti insieme al regista e attore Giorgio Latini, è in scena al Teatro Manzoni di Roma fino a domenica 18 dicembre. Prodotta dal Centro Teatrale Artigiano, diretto da Pietro Longhi, questa commedia è risultata vincitrice del primo premio per la drammaturgia brillante Silvano Ambrogi, nonché del primo Premio Internazionale Castrovillari città di cultura, con il patrocinio dell’Accademia Nazionale D’Arte Drammatica Silvio D’Amico.

Ottavia Bianchi e Beatrice Gattai – Fonte: Marco Bellucci

Ottavia Bianchi ci ha spiegato che per scrivere il testo ha tratto forte ispirazione da una serie d’interviste molto personali con le colleghe attrici, della sua stessa compagnia, ma anche con persone di età ed ambienti culturali molto disparati. Il risultato di questa ricerca è il canovaccio di Le sorellastre, una commedia brillante che porta alla considerazione che la famiglia natale non è sempre un bel giardino dorato dove crescere e imparare a vivere, ma che tuttavia, dalle sue radici, si può trovare il coraggio di imparare a ridere di se stessi, facendosene una ragione.

Le Sorellastre al completo in scena – Fonte: Marco Bellucci

Le pareti di una stanza chiusa – aggiunge la Bianchi -, così come chiuso e segreto può essere lo spazio intimo della famiglia, sono il ring ideale per smascherare, attraverso una risata, il mito dell’evoluzione umana”. Tutti noi sappiamo bene che nella vita ci sono risate e risate, da quelle amare o ciniche a quelle semplicemente di puro divertimento. Il pubblico del teatro Manzoni è uscito ridendo e quindi possiamo dire con certezza che gli spettatori si sono divertiti, come noi.

DANIELA BLU

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