Nonostante la giovane età, Sinner ha già vinto dieci tornei ATP ed una Coppa Davis. Inoltre, ha il record di essere l’unico tennista italiano finalista alle ATP Finals

È lo sportivo del momento, recentemente vincitore nell’ambito degli ATP Awards del premio “Fans’ Favourite”, in quanto risultato, a livello internazionale, il tennista più amato dal pubblico in questa stagione. Stiamo parlando di Jannik Sinner, colui che ha ridato vita in Italia al movimento del tennis con il coinvolgimento delle giovani generazioni.

Jannik nasce il 16 agosto 2001 a San Candido e cresce a Sesto di Pusteria in una famiglia di madrelingua tedesca. I suoi genitori, che gestiscono un piccolo rifugio, gli trasmettono la passione per gli sci, da lui indossati già all’età di quattro anni.

Il piccolo mostra grande passione per lo sport ed a sette anni comincia a praticare il tennis due volte a settimana, fermo restando il suo impegno quotidiano con lo sci di cui intraprende l’attività agonistica con buoni risultati.

Ma i suoi lenti progressi nella disciplina alpina non gli consentono di appagare la sua fame di vincere sempre. Il suo senso di insicurezza sui futuri allori, accompagnato dalla sua considerazione “se nello sci fai un errore la gara è persa mentre nel tennis c’è sempre un margine per recuperare”, lo induce a rinunciare allo sport su neve per abbracciare la racchetta a tempo pieno.

E così, a 13 anni, Jannik lascia le amate montagne per dirigersi verso l’Academy di Riccardo Piatti a Bordighera. Nell’ambiente ligure Sinner vive tranquillamente la sua adolescenza, aiutato dalla famiglia che lo ha sempre sostenuto a distanza, non facendolo cullare nel sogno di diventare campione.

Riccardo Piatti, il suo coach, è fondamentale nel processo di crescita umana e professionale di Sinner, impostandolo a livello sia tecnico che mentale. Soprattutto gli insegna che la pazienza è la virtù che apre le porte al successo e occorre procedere per piccoli traguardi.

La storia del tennis è piena di gioventù bruciate nel giro di poche stagioni, campioncini costruiti a vincere tornei juniores ma non destinati ad una carriera ad alto livello in ambito professionistico.

Jannik è già maturo a quindici anni, ha una forza mentale straordinaria nel mettersi alle spalle gli errori ripartendo senza condizionamenti. Ha la virtù di mantenere calma e concentrazione nei momenti più difficili, nessun avversario può darlo per sconfitto neanche con tre match point a disposizione, come avvenuto recentemente nella bellissima sfida contro Djokovic in semifinale di Coppa Davis.

La formazione adolescenziale di Sinner avviene anche a livello tecnico: il giovane tennista altoatesino mostra ottime doti nella risposta al servizio e nel palleggio da fondo campo, fantastico il suo rovescio incrociato. Il gioco di Jannik si adatta ad ogni tipo di superfice, eccelle in quelle veloci.

Fonte: la Repubblica

Nel febbraio del 2018 Sinner entra nella classifica ATP occupando la posizione n. 1592 e già a fine anno sale fino al 551’ posto. Oggi, dopo cinque anni, è numero 4 del mondo con ottime probabilità di arrivare al primo posto in classifica, succedendo a Nole Djokovic, il più forte tennista di tutti i tempi.

Seppur giovane, Sinner ha già vinto dieci tornei ATP (record italiano condiviso con Adriano Panatta) ed una Coppa Davis. Inoltre, ha il record, uno dei tanti, di essere l’unico tennista italiano finalista alle ATP Finals. Il prossimo obiettivo di Jannik è quello di centrare la vittoria in una competizione di Grande Slam dove, finora, è arrivato alle semifinali a Wimbledon ed ai quarti negli altri tornei.

In un processo di ulteriore crescita, Sinner nella scorsa stagione si è separato da Riccardo Piatti per affidarsi a Simone Vagnozzi coadiuvato da Daren Cahill. Con il nuovo staff, Sinner è cresciuto tecnicamente nel servizio, nel gioco a volo e nell’accorciare il palleggio, diventando un ottimo tennista anche nel doppio.

La popolarità di Sinner è cresciuta esponenzialmente nel mese di novembre scorso in occasione degli ATP Finals dove le sue imprese sono state seguite da 12.000 spettatori al Pala Alpitour e dalle prime reti Rai con record di ascolti.

Memorabile la vittoria nel girone su Djokovic terminata 7-6 al terzo set. Nella settimana successiva avviene l’apoteosi di Sinner che a Malaga insieme ad Arnaldi, Musetti, Bolelli ed al suo compagno di doppio Sonego conquista la vittoria della Coppa Davis, la seconda nel nostro Albo d’oro, battendo la Serbia in semifinale e l’Australia in finale.

Fonte: ANSA

Entrato nella storia del tennis il match tra Sinner e Djokovic vinto dall’altoatesino 7-5 al terzo set dopo aver annullato tre match point al tennista serbo.

Infine, meritano una citazione i “Carota Boys”, un gruppo di ragazzi di Ravello, piccolo paese in provincia di Salerno che sostengono Sinner nei principali tornei indossando costumi da carota, È un gruppo che si sta allargando a macchia d’olio in onore di un grande fuoriclasse quale Jannik Sinner.

Gian Luca Cocola

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