Si ricomincia all’insegna della normalità; via le mascherine e fine della DAD

Settembre è il mese per antonomasia del ritorno sui banchi di scuola. Dopo mesi di vacanze estive, gli alunni di tutta Italia si apprestano a far rientro nelle aule a partire da lunedì 12 settembre.

I giorni antecedenti alla data di ripresa sono spesso accompagnati da polemiche, che si sono accentuate nei due anni di pandemia finora vissuti. Questa vola invece sembrano arrivare buone notizie per gli studenti, perché ci sarebbero tutte le condizioni affinché si ritorni alla piena normalità.

Dalle prime indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità si intuisce che la direzione intrapresa conduca a tutti gli effetti ad un ripristino della situazione agli anni pre-Covid. Il ministero dell’Istruzione ha potuto dunque inviare alle scuole di tutto il Paese un documento contenente le linee guida per la ripresa, con aggiornamenti molto significativi rispetto ai due anni precedenti.

Fonte: Oggi Scuola

Le novità più importanti da segnalare sono sicuramente la non obbligatorietà delle mascherine e la fine della didattica a distanza. Nonostante ciò, il ministero ha predisposto alcune misure per scongiurare un nuovo aumento dei casi ed eventuali esplosioni di focolai. In particolare, dovranno rimanere a casa tutti coloro che risultano positivi al Coronavirus o che abbiano sintomi ad esso riconducibili, tra tutti la febbre superiore a 37,5 gradi. Ciò non vale invece per gli studenti senza febbre anche se con sintomi lievi.

Dovranno indossare la mascherina i cosiddetti soggetti fragili o persone che rischiano di sviluppare la malattia in forme gravi.

Altra novità consiste proprio nella gestione di eventuali focolai; questi non precluderanno più il regolare svolgimento delle lezioni o delle gite scolastiche ed i contatti stretti dei positivi non saranno obbligati al regime di quarantena. Per loro è previsto solo l’utilizzo della mascherina FFP2.

Nonostante l’imminente ritorno alla normalità, l’Istituto Superiore di Sanità mette in allerta il sistema scolastico in caso di un eventuale peggioramento del quadro epidemiologico. Le indicazioni in tal senso non sono ancora molto chiaro, ma l’ISS tiene a specificare che in uno scenario simile si andrà incontro a nuovi cambiamenti.

Giulio Picchia

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