Durante le festività Pasquali regna il degrado nella Capitale; secondo Ama il servizio è stato regolare

Le vacanze romane si sono svolte, per l’ennesima volta, all’insegna della sporcizia e del degrado urbano. Quella tra festività ed incuria sembra ormai diventata un’equazione impossibile da risolvere, e le giornate pasquali appena trascorse ne sono state la piena dimostrazione. Nel week-end, infatti, la Capitale è tornata sommersa di sporcizia, più di quanto lo sia regolarmente.

Da nord a sud, in tutti i quartieri di Roma, i cassonetti dell’immondizia ed i cestini getta-carte sono tornati a traboccare di rifiuti più del dovuto. Tanto da scatenare l’ira dei romani, da cui arrivano numerose segnalazioni con foto e video che testimoniano la situazione in cui versa la città. Ad essere particolarmente critica è la situazione del centro storico.

Roma, cassonetti pieni a Pasqua: all'Ama non basta il bonus
Fonte: Il Messaggero

Da piazza Navona a piazza di Spagna, fino ad arrivare a Fontana di Trevi, tutti i luoghi più iconici ed affascinanti della Capitale sono rovinati dalla brutta visione dei rifiuti e dal loro odore, tanto che riemergono sui social i vecchi epiteti quali “La grande bruttezza”. Il tutto è aggravato dall’inizio dell’ondata turistica, che ha portato le strade e le piazze della Capitale a tornare piene come ai livelli pre-Covid. Simile è la situazione sul lungomare di Ostia, che è tornato a popolarsi in questi giorni grazie anche al clima favorevole.

All’origine del problema vi è sicuramente il solito rallentamento dei lavori delle discariche e dei termovalorizzatori situati nel nord che si verifica in occasione di ogni festività. Questo impedisce lo smaltimento dei rifiuti romani, creando disagio per i lavori degli impianti di trattamento meccanico-biologico di Ama a Rocca Cencia.

La municipalizzata però si difende tramite una lunga nota stampa in cui si fa notare che l’impianto di Rocca Cencia abbia funzionato regolarmente durante tutto il week-end. “Sono state raccolte e avvisate a trattamento – afferma Ama – oltre 1.600 tonnellate di rifiuti indifferenziati, circa 200 tonnellate in più rispetto all’analoga festività del 2021”.

Tra i primi a sollevare le critiche è stato Carlo Calenda, ex candidato alle elezioni comunali dell’ottobre scorso. Il leader di Azione ha, infatti, espresso sui propri canali social parole dure contro l’amministrazione Gualtieri, reo di non aver rispettato le aspettative sulla pulizia di Roma, che aveva rappresentato il suo cavallo di battaglia in campagna elettorale.

Calenda insiste inoltre sulla necessità di termovalorizzatori direttamente sul territorio della Capitale; proposta che però continua ad incassare pareri negativi dal Movimento Cinque Stelle e dal Partito Democratico.

Giulio Picchia

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