Approvato il Ddl sul divieto di produzione di carne sintetica

Da diversi giorni sta facendo il giro del web il video dello scontro verbale e fisico tra il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, e i deputati di +Europa, Riccardo Magi e Benedetto Della Vedova, difronte a Palazzo Chigi. Al centro della discussione c’è l carne coltivata (impropriamente detta sintetica), di cui si parla ormai da tempo e che ha polarizzato ancora una volta il dibattito politico tra destra e sinistra. Finché, giovedì 16 novembre, la Camera dei deputati ha approvato a grande maggioranza un disegno di legge che prevede il divieto di produzione e vendita della carne coltivata in Italia.

La normativa include multe salatissime (da 10 mila fino a 60mila euro) per chi decida di attuare il commercio di alimenti provenienti da colture cellulari o da tessuti derivanti da animali vertebrati. Inoltre, il disegno di legge ha l’intenzione di tutelare i consumatori dall’utilizzo di una terminologia impropria ed ingannevole sui prodotti di origine non animale.

Per quest’ultimi, sarà fatto divieto di utilizzare la terminologia appartenente per tradizione alla macelleria e alla salumeria. Per intenderci, denominazioni come “hamburger di lenticchie” o “polpette di ceci” non saranno più possibili.

Fonte: Focus.it

Il provvedimento ha sollevato moltissime polemiche, da quelle politiche a quelle scientifiche. Da un punto di vista politico, l’approvazione della legge rappresenta una netta vittoria del centrodestra, e in particolare del Ministro della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida.

Il disegno di legge, scritto con l’ausilio della Coldiretti, è il coronamento di una battaglia storica portata avanti dal ministro in difesa del patrimonio agroalimentare italiano, messo in pericolo dalla carne coltivata e precedentemente dalle farine di insetti.

Dal Quirinale però trapelano dubbi sulla nuova normativa e l’ombra della procedura d’infrazione europea preoccupa l’opposizione. Lo scontro politico ha assunto toni e modi pericolosi fuori dai palazzi del potere. Infatti, mentre nelle aule di Montecitorio il Ddl veniva approvato con ben 159 voti a favori, decretando la vittoria del centrodestra, fuori da Palazzo Chigi si sono registrati attimi di tensione.

Il presidente della Coldiretti, che aveva organizzato un presidio per manifestare in favore della legge, ha avuto uno scontro con il segretario di +Europa Magi, che ritiene il provvedimento antiscientifico e antitaliano.

Se il centrodestra vuole proteggere l’industria agroalimentare italiana, l’opposizione accusa la maggioranza di non essere al passo coi tempi e di rifiutare un’innovazione fondamentale per il futuro del pianeta. I sostenitori della produzione della carne sintetica sottolineano i suoi benefici per l’ambiente, sempre più sofferente a causa dell’enorme impatto ambientale degli allevamenti intensivi.

Da un punto di vista scientifico, è importante sottolineare che la carne comunemente detta sintetica non preveda in realtà una sintesi realizzata al di fuori dell’organismo vivente. Si tratta invece di carne coltivata e prodotta in laboratorio, realizzata tramite un procedimento che parte dal prelievo di cellule animali che si sviluppano successivamente su un terreno ricco di nutrienti.

Il vero tema in merito a questo prodotto è la sua sicurezza alimentare, sulla quale ancora oggi si discute molto. É opportuno ricordare che al giorno d’oggi la carne sintetica non è ancora entrata nel mercato europeo (non è quindi in commercio), ma da alcuni rapporti come quelli della FAO e dell’OMS sembra che essa non sia dannosa per la salute umana.

Per questo motivo si attende un pronunciamento dell’autorità Europea sulla Sicurezza Alimentare, che potrebbe dare al via al commercio e alla distribuzione di questi prodotti. In tal caso, il mercato italiano sarebbe obbligato ad introdurre la carne coltivata importandola da altri paesi, in virtù del divieto di produzione in Italia.

A questo punto però sarebbe lecito interrogarsi sul senso di una simile normativa.

Giulio Picchia

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