Una grande vittoria che ha scritto la storia di una grande squadra che rappresenta l’amore di milioni di persone

Cinque anni fa l’incredibile rimonta giallorossa contro il Barcellona. Il 10 aprile 2018 è una data che il tifoso romanista non scorderà mai. Dopo Roma-Sampdoria, Roma-Lecce, Roma-Liverpool e Roma-Slavia Praga, Roma Barcellona è forse una delle partite più emozionanti degli ultimi anni che ha visto piangere tutte le generazioni di romanisti, dai più piccoli ai più grandi.

All’Olimpico arriva il Barcellona, forte del 4-1 dell’andata, ma quello che non sanno i blaugrana – tantomeno i 65mila tifosi sugli spalti dell’Olimpico e tutti i romanisti incollati davanti lo schermo di casa – è che si sta per scrivere la storia. Il mondo romanista è pronto, tifa e sostiene la sua squadra, si prepara a giocare una sfida che potrebbe segnare gli animi del popolo giallorosso.

La Curva Sud spinge sin dall’inno con in testa l’unico obiettivo di agguantare una storica semifinale che manca da 34 anni (Coppa dei Campioni 1984, l’unica volta che la Roma raggiunse il penultimo atto della competizione, quando Liedholm eliminò ai quarti di finale la Dinamo Berlino).

Dopo soli 6 minuti la Roma passa in vantaggio: Edin Dzeko viene imbeccato da uno straordinario lancio di Daniele De Rossi, il bosniaco aggancia e trafigge: 1-0.

Al 58′ la Roma raddoppia. Dzeko è tirato giù per un braccio da Pique. Rigore indiscutibile che però l’arbitro non vede. Ad aiutare il direttore di gara è l’assistente di linea che assegna il penalty.

De Rossi, freddissimo, trasforma: 2-0. Ed è in questo momento che il tutto il popolo romanista – dai calciatori ai tifosi – si rende conto che il sogno può diventare realtà. E che quella montagna che sembrava impossibile da scalare, ora è una collina. Per l’impresa manca una sola rete e restano ancora 32 minuti.

Fonte: Gazzetta

Al minuto 82’ la terza rete arriva, la storia della Roma cambia. Angolo di Under, “The Greek God” Kostas Manolas fa risorgere la Roma dalle sue rovine (per parafrasare il telecronista britannico Peter Drury) e firma il clamoroso 3-0. È remuntada.

La Roma va in semifinale per un’impresa che gli era riuscita solamente una volta nella sua storia. Lo stadio impazzisce, la città in festa, la gente si riverse nelle strade e riempie le piazze. “Roma ha vinto”, è lo slogan che si urla tra i rioni della Capitale.

Una grande vittoria che ha scritto la storia di una grande squadra che, nonostante le difficoltà e i periodi altalenanti, rappresenta l’amore di milioni di persone.

Jacopo Gasparetti

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