Che cos’è e che forma ha presa nello scenario attuale della politica occidentale?

Conventio ad excludendum, accordo per escludere, è una formula che sintetizza una strategia politica che ha origine nella storia italiana e che, per anni, la ha caratterizzata. Nato nel ‘44 con De Gasperi al Governo, l’accordo si fondava sulla volontà di escludere PCI e MSI dalla maggioranza, eccezion fatta per il Governo Tambroni. Tale accordo ha quindi creato una sorta di “democrazia bloccata” nella quale al governo non vi era alternanza.

Fonte: TPI

Dal ‘44 questa formula è entrata in uso per descrivere dinamiche strutturali che da allora caratterizzano la politica occidentale, come la delegittimazione del nemico a priori. Se una volta il punto di caduta dell’arco costituzionale era l’atlantismo, oggi è l’europeismo. Guardando l’attuale scenario europeo possiamo infatti trovare casi analoghi a quello descritto, un esempio è in Italia, dove il “patto” è perpetrato ai danni dei partiti anti-establishment.

Nello specifico, il tentativo di esclusione si era rivolto negli anni scorsi alle forze sovraniste, come Lega o FdI e per lunghi tratti M5S, verso cui vi è stato un chiaro tentativo di marginalizzazione e ostracizzazione da parte di diverse forze politiche e di importanti porzioni dell’intellighenzia. Si era quindi formato uno schieramento repubblicano che tende a delegittimare le tendenze antieuropee, similmente a quanto: un episodio che evidenzia questi rapporti è il veto di Mattarella alla nomina del Ministro Savona. Vi sono dinamiche simili in Francia, dove è rivolto in maniera ben più determinata e coerente è contro il Front National, dove la destra è isolata con un’alleanza finalizzata a proteggere la governance europea.

Fonte: Il Primato Nazionale

Durante le elezioni del 2017, infatti, al ballottaggio fra Le Pen e Macron, gli altri partiti hanno deciso di supportare quest’ultimo, uniti dalla volontà di sventare una forza sovranista di destra al governo. Nella maggioranza tedesca si è invece creata una situazione simile nei confronti dell’AFD: escluso per i suoi valori estremisti, in contraddizione con gli ideali che il paese cerca di promuovere.

Questi sono solo alcuni esempi di come la conventio ad excludendum sia più che attuale: basta sostituire la variabile comunista, risalente alla Guerra Fredda, con altre variabili, come quella antieuropea.

Alberto Fioretti

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