In un periodo storico, sicuramente complicato, il Governo Meloni, viaggia, pur con qualche incertezza e difficoltà, tenendo, fede ai programmi e alle promesse

Proprio in questi giorni, il governo della Premier Giorgia Meloni, ha compiuto il suo primo anno di vita.

In un periodo storico, sicuramente complicato, da guerre, crisi economica, instabilità sociale e politica, diffusa a macchia di leopardo in tutto il globo, il Governo Meloni, viaggia, pur con qualche incertezza e difficoltà, in linea di massima tenendo, fede ai programmi e alle promesse, presentati in campagna elettorale.

Economia e migranti, sono stati in questi 365 giorni, i temi principali, nell’agenda della Premier, condizionati dalla guerra, in Ucraina, dalla conseguente estrema difficoltà dell’approvvigionamento energetico, e dai suoi costi, lievitati in maniera esponenziale.

Senza contare, l’aumento dei prezzi, e dell’inflazione, che ha colpito pesantemente, i redditi medio-bassi.

Sono molto aumentate, negli ultimi 18 mesi, da un recente rilevamento Istat, il numero delle famiglie, che faticano ad arrivare a fine mese. 

La prima manovra del governo è stata in sostanziale continuità, visti i tempi strettissimi, con il governo Draghi. Subito dopo, però, Meloni ha smantellato le misure ‘bandiera’ del M5s, il reddito di cittadinanza e il superbonus, accusato di essere un ‘fardello’ da 130 miliardi sui conti pubblici. I provvedimenti contro il caro energia, e per il sostegno al reddito hanno occupato gran parte delle risorse disponibili. 

Fonte: Openpolis

Anche nella manovra da 24 miliardi appena varata, la priorità è stata la conferma per un anno del taglio del cuneo fiscale per i redditi più bassi e gli interventi sulle pensioni. Per quanto riguarda la riforma fiscale, l’esecutivo ha dovuto fare i conti con la scarsità di risorse. Nella legge di bilancio è previsto un primo passo, con l’estensione dell’aliquota del 23% dal primo al secondo scaglione. Un miliardo di euro è stato destinato alla famiglia e alla natalità, con fondi per gli asili nido e la de-contribuzione per le madri lavoratrici con due o più figli.

Non meno complicata, la gestione della Premier, sul tema migranti, soprattutto dopo, la tragedia di Cutro, dove un barcone, partito dalla Turchia, è affondato, lasciando sul mare, oltre 90 cadaveri di migranti, comprese donne e bambini.

L’azione della Meloni è stata, in questi mesi, un pressing sull’Europa, per una gestione condivisa del problema, che punti ad una regolamentazione degli sbarchi, e soprattutto ad arrestare l’immigrazione clandestina da parte dei trafficanti di essere umani.

Si cercherà anche una migliore collaborazione con i Paesi dell’Africa, interessati al problema, rapporti resi comunque difficili, dalle continue instabilità politiche.

E non dimentichiamo, in questo già complicato panorama, l’alluvione in Emilia-Romagna, con tutte le polemiche che ne sono seguite, e la vicenda Caivano, che ha tanto impressionato l’opinione pubblica.

Un bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, per brindare al primo anno di governo Meloni?

Fonte: la Repubblica

Lo scopriremo nei prossimi mesi, quando il tempo e la salute dell’Italia, daranno le prime risposte…

Filippo Gesualdi

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