Il 14 novembre 1973 rappresenterà per sempre una data fondamentale per il Calcio nostrano: il primo trionfo degli Azzurri in Inghilterra

Per anni l’Inghilterra ha costituito un tabù per la nostra Nazionale. Nei primi otto confronti, tutti in amichevole giocati nell’arco di 40 anni (1933-1973), si sono registrati quattro successi dei britannici, quattro pareggi e nessuna affermazione per gli Azzurri.

Forti di questi risultati e convinti da sempre di essere i Maestri del calcio in quanto pionieri del football, gli inglesi evidenziavano una manifesta superiorità nei nostri confronti che venne a spezzarsi al nono incontro, giocato il 14 giugno 1973 in gara amichevole a Torino, terminato con il successo per 2-0 della Nazionale italiana con gol di Anastasi e Capello.

A distanza di cinque mesi, il 14 novembre 1973, si disputò il decimo confronto, sempre in amichevole, questa volta a Wembley, noto come il Tempio del Calcio. Alla vigilia del match salì nell’ambiente azzurro la speranza di un clamoroso successo in trasferta, il primo in assoluto, e tanti nostri connazionali acquistarono il biglietto per la partita.

A montare la polemica ci pensarono alcuni tabloid inglesi con titoli provocatori in prima pagina ad annunciare la presenza sugli spalti di “30.000 camerieri a tifare Italia”. Il disgustoso appellativo “camerieri” spinse i tanti spettatori italiani presenti a sostenere con maggior vigore gli Azzurri in uno stadio da 100.000 posti tutto esaurito.

Fonte: storiedicalcio.altervista.org

Per la partita contro l’Inghilterra, il Commissario Tecnico Ferruccio Valcareggi impostò la formazione sul blocco delle grandi blasonate squadre del nord (Juve, Inter e Milan), a cui aggiunse il fenomenale Gigi Riva, bandiera del Cagliari, e Giorgio Chinaglia, storico centravanti della Lazio che sarebbe diventata Campione d’Italia in quella stagione.

La partita, giocata sotto una pioggia incessante, fu spettacolare e venne caratterizzata da continui capovolgimenti di fronte. Gli inglesi fecero leva sulla loro grande prestanza fisica e su una manovra di attacco condotta ad alti ritmi con l’intento di pressare la retroguardia italiana che si mostrò solida e ben organizzata.

Gli Azzurri invece puntarono sulle giocate in contropiede alla continua ricerca della rapida verticalizzazione in avanti. Nella Nazionale inglese si mise in luce il poderoso e  veloce Tony Currie autore del  tiro più pericoloso dei britannici ben respinto dal sempre affidabile Dino Zoff, che pochi giorni dopo si classificò al secondo posto nel “Pallone d’Oro”, mentre nella nostra formazione si distinsero Gigi Riva per un tiro assai insidioso ben contrato da Shilton, e Gianni Rivera che, seppur poco mobile in campo, sapeva dettare la manovra con la sua imparagonabile visione di gioco e la sua innata intelligenza nel saper indovinare sempre la mossa più opportuna.

L’Italia passò in vantaggio a quattro minuti dalla fine, ovviamente con un’azione in contropiede: la difesa azzurra rubò palla agli attaccanti avversari, rapida verticalizzazione da Rivera a Spinosi che lanciò Capello, abilissimo nell’evitare un avversario e nel servire Chinaglia sulla destra. Il centravanti scattò in progressione liberandosi di McFarland e sferrò un violento tiro-cross su cui Shilton respinse a mani aperte in modo approssimativo. Il pallone cadde sui piedi di Capello che con freddezza insaccò in rete da pochi passi.

Fonte: storiedicalcio.altervista.org

Esplose la grande felicità degli Azzurri nell’abbracciare l’autore del gol, mentre Chinaglia correva festante come un forsennato, lui che cameriere in Inghilterra lo era stato davvero. Gioia che riesplose al fischio finale dell’arbitro Lobo che sancì il trionfo italiano con i nostri calciatori ed i 30.000 tifosi a festeggiare in campo e sugli spalti. Fu il riscatto da noi tanto aspettato, i camerieri italiani sconfissero i Lord inglesi nel loro tempio. Il piatto venne servito!

Inghilterra: Shilton, Madeley, Hughes; Bell, McFarland, Moore (cap.); Currie, Channon, Clarke (dal 74’ Hector), Osgood, Peters. CT Alf Ramsey.

Italia: Zoff, Spinosi, Facchetti (cap.); Benetti, Bellugi, Burgnich; Causio, Capello, Chinaglia, Rivera, Riva. CT Ferruccio Valcareggi.

Arbitro: Marques Lobo (Portogallo).

Gol: 86’ Capello.

Note: serata fredda con pioggia copiosa. Calci d’angolo 19-2 per l’Inghilterra. Spettatori 100.000 di cui 30.000 italiani.

Gian Luca Cocola

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