Se il nazismo è stato sconfitto, ed il 9 maggio si esulta proprio per questo, perché stiamo dando ancora la caccia ai nazisti?

Il 9 maggio mezzo mondo festeggia la vittoria contro il nazismo. Festeggia l’Europa, festeggia la NATO. Festeggia l’Ucraina e la Russia, festeggiano proprio tutti. Ma a ben vedere, se il nazismo è stato sconfitto, ed il 9 maggio si esulta proprio per questo, perché stiamo dando ancora la caccia ai nazisti?

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Fonte: Disinformazione.it

Non passa giorno che gli uni non vogliano denazificare e gli altri evochino un ritorno del nazismo. Sfilano carri e bandiere comuniste, sfila l’orgoglio antifascista. Eppure, qualcosa non torna.

In questa confusione post ideologica emerge una voglia di ideologie che delimitino almeno il perimetro di tanta follia. Ma perché questo continuo richiamo alla Seconda guerra mondiale? I termini del conflitto sono totalmente differenti, i contesti geopolitici, i blocchi ideologici e storici, sono nettamente mutati, solo la follia e la propaganda sembrano essere rimasti all’altezza delle nefaste vicende di oltre 70 anni fa.

Come se il concetto di nazismo dovesse terrorizzarci più dell’atto in sé della guerra, come se il richiamo ai mini-forni crematori (bufala sparata di tanto in tanto senza alcuna evidenza) dovesse spaventarci più delle immagini senza filtro che viaggiano sul web. Come se la caccia al nazista servisse a legittimare l’attacco o la difesa. Così la propaganda filorussa, e quella filo NATO, cercano disperatamente di nazificare tutto: i personaggi, il clima, le dinamiche, gli eventi.

Non è già nazista l’escalation armata priva di una visione diplomatica che porti ad accordi e ad un cessate il fuoco? Non è nazismo supporre la propria superiorità economica, sociale, politica e farla valere, o almeno provarci? Non è nazismo cessare di informare per propagandare?

No, non è nazismo, è un pretesto per ritenersi dalla parte dei buoni, per sentirsi autorizzati a perseguire, con tutti gli strumenti, una guerra geopolitica che con la Seconda guerra mondiale, il genocidio, i campi di concentramento ed il nazionalsocialismo non c’entra nulla. È il nuovo volto delle solite ipocrisie occidentali e delle follie imperialiste delle dittature orientali. E le une, hanno alimentato le altre, e le une danno la caccia alle altre, in nome del nazismo, in nome della propria follia falso ideologica.

Alberto Siculella

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