Presentazione del nuovo libro di Paolo Verdeschi: San Lorenzo-Santo Stefano Express

Da San Lorenzo a Santo Stefano, seguendo il filo dei ricordi. Un fine che emerge nitidamente nel nuovo libro di Paolo Verdeschi, architetto e giornalista, che ha recentemente dato alle stampe la sua ultima fatica editoriale. Dopo “La saracena”, è ancora un giallo il genere prescelto dall’autore. E, ancora una volta, oggetto della trama è una casa, simulacro di misteri e segreti nascosti dal tempo.

Un caso, dunque, che è una casa, per riportare la felice citazione del giornalista Giuseppe Di Piazza, che mercoledì ha dialogato proprio con l’autore sul suo nuovo romanzo.

Fonte: Olimpopress.it

All’incontro, ospitato per l’occasione dal Circolo Canottieri Roma, erano presenti anche la conduttrice Serena Dandini e l’attore Stefano Fresi, i quali hanno letto alcuni passaggi del libro. Un libro che, per stessa ammissione dell’autore, non si prende troppo sul serio, avendo come obiettivo quello di divertire, incuriosendo il lettore e facendolo appassionare alla storia.

Fonte: Olimpopress.it

Essa vede come protagonista un architetto, Felice Ventresca, alter ego letterario dell’autore e vero motore di tutta la vicenda. Ventresca, titolare di uno studio di architettura a Prati, si troverà, suo malgrado, a vestire i panni dell’investigatore, in seguito alla scoperta di una proprietà, costruita nel mezzo di un caseggiato in ristrutturazione nell’antico quartiere di San Lorenzo, distrutto dai bombardamenti alleati durante l’estate del 1943.

Tuttavia, ciò che a prima vista potrebbe sembrare un normale affare immobiliare si rivelerà presto foriero di una serie di eventi che porteranno il protagonista a fare un vero e proprio tuffo nel passato. Seguendo gli indizi che si snodano nel mezzo dei meandri della burocrazia capitolina, Ventresca giungerà a scoprire lo stretto legame che unisce l’immobile ad una splendida villa nell’Argentario, più precisamente a Porto Santo Stefano. Un luogo, teatro durante la Guerra, di fatti particolarmente luttuosi e che rischiano di mettere a repentaglio la vita stessa dell’arguto investigatore. A coadiuvarlo nell’impresa il suo socio Desiderio Cacina e la corpulenta segretaria Ofelia Castagnacci. Ad essi si uniscono una serie di personaggi minori, che contribuiscono a rendere la storia gustosa e interessante.

Soggetti che l’autore descrive con dovizia di particolari, replicando quel sarcasmo romanesco che guarda alle cose con un cinico e disincantato realismo. A partire dai nomi dei personaggi, che ispirandosi alla realtà permettono di svelare, pagina dopo pagina, qualcosa di più su di loro e sul caso di cui si tratta. La caratterizzazione accurata dei personaggi emerge, infatti, anche nel rapporto che essi intrattengono con le donne e il sesso. Una sessualità che viene ritratta dall’autore secondo canoni estetici volutamente barocchi e immaginifici. Un aspetto che permette, peraltro, di tracciare un significativo parallelismo fra eros e thanatos e che dona alla storia un’originalità assolutamente non banale.

Infine, la descrizione dei luoghi, non meno attenta di quella dei personaggi e che sceglie come scena privilegiata Roma e dintorni. Accanto alla bellezza naturale di Porto Santo Stefano emerge quella di una Roma caotica e crepuscolare. Dagli uffici alle case, fino ad arrivare al circolo da tennis frequentato dal protagonista, sono tanti i luoghi che ci parlano della Città Eterna e della sua quotidianità.

In tal senso, la storia può essere vista come un racconto dei riti e delle insidie che Roma cela fin nei suoi reconditi anfratti. Misteri che l’autore visualizza, attribuendo al suo personaggio il compito di sbrogliare una matassa di difficile comprensione. Un vero e proprio mosaico che si risolve in un viaggio alla scoperta della verità storica, dunque, che scavando nei cassetti della memoria ci regala un racconto denso di spunti di riflessione e colpi di scena. Fra tutti quello per cui le case, gelose custodi di infinite storie, ci parlano più di quanto saremmo a volte disposti ad ascoltarle.

Gianmarco Pucci

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