Siamo italiani e la nostra ironia ed il nostro sarcasmo ci consentono di essere unici e di sopportare e superare tutto soprattutto nei momenti di maggiore difficoltà
È stata un’estate straordinaria. Il caldo ha superato ogni limite ovunque. Abbiamo provato a rifugiarci al mare in montagna o in campagna ma l’aria condizionata ha “condizionato” le nostre vacanze e suddiviso la popolazione italiana in due categorie ben distinte… chi ce l’aveva e chi non ce l’aveva!
Non averla ha significato l’esasperazione di un disagio e provocato reazioni incontrollate. In particolare, un maggiore nervosismo con conseguente aggressività diffusa, generata anche dalla costante difficoltà nel prendere sonno.
La gente al mare non era rilassata. Impossibile rimanere sotto la protezione dell’ombrellone; non bastava, si respirava a fatica e anche la temperatura dell’acqua assomigliava più a quella di una stazione termale da frequentare nei mesi autunnali. I cellulari servivano solo per scambiarsi notizie Meteo con parenti ed amici.
Come se questo non bastasse le notizie principali che comunque arrivavano al vacanziero tipo, erano le seguenti: morti e distruzioni dall’Ucraina, una funesta crisi di Governo in un momento in cui era sicuramente da evitare, le premonizioni di un COVID non domato che avrebbe ripreso vigore con il ritorno dopo le vacanze. Insomma, un disastro.
È possibile che in giro non ci sia neanche una notizia positiva? Niente che ci faccia sorridere, distrarre da quello che ritroveremo finite le vacanze?
L’ultima settimana di un infuocato mese di agosto, come se non ci bastasse il resto, ecco la mazzata finale per terminare adeguatamente preoccupati le nostre vacanze. Aumenteranno in modo sconsiderato le bollette energetiche. Ci sarà un razionamento dei consumi. Meno riscaldamento nei mesi freddi, meno luce a casa e forse nelle strade.
I prezzi dei generi alimentari prioritari schizzeranno in alto di un buon 20% e spostarsi in treno ed in aereo diverrà un lusso per non parlare della macchina e relativo pieno di carburante a livelli già ora insostenibili.
Ma siamo italiani e la nostra ironia ed il nostro sarcasmo ci consentono di essere unici e di sopportare e superare tutto soprattutto nei momenti di maggiore difficoltà.
Una signora romana sugli 80 nella spiaggia siciliana dove ho soggiornato parlava con la figlia ospite in una località di montagna: “Qui fa molto caldo ma non caldissimo. È pieno di zanzare ma potrebbe essere peggio. Domani sembra che migliorerà, almeno lo spero. Lo ha detto il bagnino che sa tutto. Sono tre notti che non dormo ma tanto mancano solo 4 giorni per tornare a casa. Finalmente!”.
E con un leggero sorriso contenta di aver sentito la figlia sveglia il marito sul lettino e si comincia a preparare con mezz’ora di anticipo al pranzo delle 13. La sabbia scotta ed è scomodo raggiungere il ristorante.
Una vacanza non vacanza in cui si annulla il desiderio di fare qualcosa di nuovo, di diverso. E allora? Meglio la normalità della propria casa, nessun viaggio scomodo in treno o in aereo ma il televisore sintonizzato non sulle notizie ma sulla puntata di Beautiful, il divano un po’ vecchio ma comodo e la certezza dell’aria condizionata che a casa c’è e funziona bene…
Raimondo Astarita