Dal 1° al 6 novembre al Teatro Olimpico di Roma il musical che fu fra i più trasgressivi dei nostri tempi, oggi ritenuto un classico
Da giovani, se nel 1975 avevate almeno 18 anni, forse lo avete già visto, ma potreste confondervi con il film musicale di Jim Sharman che aveva come titolo The Rocky Horror Picture Show e annoverava fra i suoi interpreti principali la magnifica Susan Sarandon nel ruolo di Janet, la fidanzatina un po’ svampita di Brad. Tuttavia, Janet, una volta “rieducata” nel castello stregato, dove la coppia finisce per chiedere aiuto in una notte buia e tempestosa, non ci metterà molto però a farsi furba, diventando piuttosto voluttuosa e spregiudicata.
Il musical leggendario che anticipò il film è però Rocky Horror Show di Richard O’Brien, rappresentato per la prima volta a Londra nel 1973 in un teatrino di pretese assai modeste e ormai tradotto in più di venti lingue, dato il clamoroso successo ottenuto nel corso del tempo da questo lavoro che nonostante il marchio di follia e trasgressione è divenuto a distanza di 49 anni un classico, addirittura per famiglie (purché di mentalità aperta).
Lo andremo a rivedere perciò dal 1° al 6 novembre al teatro Olimpico di Roma, per la stagione dell’Accademia Filarmonica Romana, celebrando così nel migliore dei modi possibili l’atmosfera screanzata e grottesca di Halloween (per info e prenotazioni teatroolimpico.it ).
La novità di questo ritorno teatrale a Roma di Rocky Horror Show è la partecipazione di Claudio Gregori, in arte Greg, nel ruolo del narratore.
Se ne vedranno delle belle, ma sempre con molta ironia. Dalle labbra cremisi e voluttuose alle lingeries più audaci, con calze a rete dei muscolosi interpreti maschili, fino a tutta una serie di bizzarrie costumistiche, che sono la cifra colorata di questo musical. Ma è la colonna sonora ad accenderci, se vi piace il rock, a cominciare dalla canzone Sweet Transvestite interpretata dal dottor Frank-N-Furter (come si presenta ai casti fidanzatini), per rappresentare l’icona di una sessualità sfrontata e libera, che non fa distinzioni tra uomini e donne, perché insegue esclusivamente il proprio piacere. E poi sulle note di Time Warp vogliamo vedere se non vi metterete a ballare tornando a casa.
Scena da Rocky Horror show – Fonte: Alveare Produzioni + Trafalgar Theatre
Il cast, diretto con il suo team creativo dal regista britannico Christopher Luscombe, è tutto made in England, a parte l’inserimento del “nostro” Greg.
C’è ancora una ultima curiosità da rendervi nota: soprattutto nei teatri all’estero a questo show partecipa anche il pubblico, con la possibilità di avere con sé qualche travestimento per divertirsi di più scimmiottando alcune scene rimanendo seduti in poltrona. A questo proposito, per i più coraggiosi, la produzione mette a disposizione online il manualetto intitolato “The Virgins Guide” che vi insegnerà un paio di cosette utili. Il link è http://www.rockyhorror.com/participation/virgins.php
Rocky Horror Show resta un musical all’insegna dell’ironia e dello spasso, per prendere una pausa in un periodo in cui è sempre più difficile uscire dalla stretta delle brutte notizie.
Daniela BLU